La risposta migliore alla violenza, al buio di questi giorni, è una luce piccolissima ma abbagliante che si accende al Circolo Canottieri Roma. La Regata per la Paceedizione straordinaria della Coppa Anellone organizzata in collaborazione con la Anellone A.s.d. della presidente Anna Maria Cacciotti, è un successo senza precedenti sul Tevere con 47 equipaggi3 dei quali Special Olympics, e 364 partecipanti totali. Canottaggio e solidarietà, con la raccolta fondi e di medicinali e beni di prima necessità da girare al centro raccolta in favore del popolo ucraino allestito presso la Basilica di Santa Sofia a Boccea. Laddove, nei giorni scorsi, il club giallorosso aveva già offerto il proprio contributo.

La parte sportiva (e al contempo goliardica, come testimoniano i nomi delle barche) dice che a vincere è l'”8 senza speranze“, equipaggio composto da Leonardo Calabrese, Tiziano Siniscalchi, Antonio Cefaly, Eugenio Pasquazi, Sandra Compagnucci, Margherita Vietri, Carolina Zannella e Giordana Meschini. Secondo posto per “I Barcaroli T.T.“, terzo “CCR Vintage“.

Tra i premiati, gli amici ucraini venuti in questi giorni in contatto con gli organizzatori. Raccontano storie strazianti, spaventose. “Non posso che essere felice e riconoscente per iniziative di questo tipo. Vedo voi italiani sereni e sorridenti e trovo assurdo e ingiusto che nel mio Paese tutto questo non possa esserci. Piuttosto il sangue e le bombe”, spiega Iryna Ishchenko, giovane psicologa di Kiev fuggita dai bombardamenti con ciò che aveva addosso e l’amato gatto. Al Canottieri Roma, il gruppo di ucraini trova la connazionale Tetyana Gyerovkina, atleta master giallorossa. Ha il blu e il giallo della bandiera sul viso, gli occhi lucidi e il body da gara che diventa un’armatura per difendersi dalle brutte notizie che da un mese riceve ininterrottamente.

La pace è un concetto che tutti dobbiamo perseguire. Ed è dunque giusto far sentire la nostra vicinanza e la nostra solidarietà al popolo ucraino. Ringrazio gli intervenuti per questa grande manifestazione di solidarietà”: sono le parole dal palco del presidente del Canottieri Roma Paolo Vitale. Il quale accompagna poi l’assessore ai Grandi Eventi, Sport e Turismo di Roma Capitale, Alessandro Onorato, e il delegato allo Sport della Regione Lazio, Roberto Tavani, al galleggiante giallorosso intitolato a Rino e Gian Piero Galeazzi, per assistere da vicinissimo alle gare. Tra una sfida e l’altra, per Onorato e Tavani c’è anche tempo di mettersi in posa per una foto che non si vede spesso. Amministratori sulla stessa barca e nessuno che remi contro. Anzi, l’obiettivo è uno solo e si chiama pace.

“La Coppa Anellone viene anticipata per aiutare l’Ucraina e ora possiamo dire che siete stati unici, offrendo una risposta pazzesca – dice Onorato rivolgendosi alla nutrita platea – Se c’è qualcosa che unisce il mondo quello è lo sport ed è quindi giusto utilizzarlo come veicolo di pace. Pensavamo infatti di esserci messi alle spalle il Covid e invece è arrivata la guerra. Da par suo Roma ha dato una risposta unica, fatta di aiuto e accoglienza e oggi lo state confermando. In particolare, con questo Circolovogliamo nuovamente collaborare per ricordare una grande figura come quella di Gian Piero Galeazzi“.

Chiusura a Tavani: “Siamo rimasti tutti colpiti da ciò che sta accadendo in Ucraina e nel vedere anziani, donne e bambini costretti a scappare dalla loro terra. Ciascuno di noi può dare qualcosa ed è bello che questo arrivi dallo sport. I Circoli sul Lungotevere sono spesso accusati, anche strumentalmente, di essere lontani e snob. E invece non posso che complimentarmi con questo club per la sua apertura e per come custodisce la sua parte di fiume. Il Tevere è l’impianto sportivo a cielo aperto più grande della Capitale e oggi, dal Tevere, arriva qualcosa di più. Ossia un segno tangibile di impegno che ci fa sentire tutti dalla parte più buona della vita”.

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