Giugno è il mese in cui le giornate ci regalano la maggior quantità di ore di sole, il momento in cui la primavera dà il benvenuto all’estate. Oltre a ciò, quest’anno sarà anche il mese delle riaperture, visto il costante miglioramento dei dati relativi alla pandemia.

E la rivista del Cai Montagne360 dedica il focus del numero di giugno proprio alla ritrovata possibilità di camminare (e pedalare) in montagna. «Non c’è occasione migliore per proporvi una selezione di itinerari che abbracciano tutto il nostro Paese», scrive il direttore Luca Calzolari. «Finalmente è arrivato il momento, però non scordiamoci mai la cautela. Una raccomandazione che, mai come ora, assume una doppia valenza. Alla sicurezza che deve necessariamente accompagnare ogni nostra uscita, si aggiunge la sicurezza negli spostamenti e nelle relazioni».
Le proposte escursionistiche accompagnano il lettore in una Cortina lontana dalla mondanità, con un trekking ad anello di sei giorni che tocca alcuni dei gruppi dolomitici più famosi al mondo. In Toscana due itinerari nella Val di Lima permettono di ammirare panorami sul crinale appenninico, sulle Apuane e verso il mare. Non manca l’Italia meridionale con un itinerario tra Basilicata e Campania percorribile anche al chiaro di Luna e un trekking di tre giorni nel versante calabrese del Parco del Pollino.
Agli appassionati di cicloescursionismo sono infine dedicati due percorsi all’interno del Parco dei Cento Laghi, nelle alte valli dei torrenti Parma e Cedra, tra Emilia e Toscana.
Nell’editoriale che apre il numero il Presidente generale del Cai Vincenzo Torti omaggia il fondatore del Sodalizio Quintino Sella, presentando il libro a lui dedicato: Quintino Sella, lo statista con gli scarponi, a cura di Pietro Crivellaro, appena uscito per la collana “Personaggi” del Club alpino italiano. Oltre ai testi inediti e agli scritti personali, messi a disposizione dalla Fondazione Sella, nel libro sono pubblicate diverse caricature dovute alla popolarità di Quintino Sella. A esse è dedicato il portfolio fotografico di questo numero.
L’attualità alpinistica ci porta sul Cervino, dove il Ragno di Lecco Matteo Della Bordella racconta la ripetizione della via Bonatti compiuta con Francois Cazzanelli Francesco Ratti. «Siamo noi tre soli in cima a questa montagna uniti in un grande abbraccio, con il pensiero rivolto a Walter Bonatti, per me il più grande tra i grandi», si legge alla fine dell’articolo.
Il contributo speleologico accompagna il lettore all’estremità orientale dell’arco alpino con la storia della miniera di Roditti, in Slovenia. Avvolta nel mistero per anni, è stata riportata alla sua nuova vita tre anni fa.
Uno studio realizzato nel quadro delle attività di ricerca in ambito archeologico e paesaggistico promosse dal Comitato scientifico centrale del Cai è poi il protagonista della storia delle cappelle perdute di Montevergine: una ricerca iniziata da una stampa antica e continuata sui monti dell’Appennino campano.
Gian Paolo Boscariol, infine, entra nei dettagli della nuova normativa per gli sport invernali che entrerà in vigore dal primo gennaio 2022. Il testo del decreto legislativo riguarda anche le attività tipiche del Cai.
Completano il numero il la Relazione morale sullo stato del Club alpino italiano relativa al 2019 e al 2020, firmata dal Presidente generale Vincenzo Torti, e la descrizione della situazione economico-patrimoniale del Sodalizio relativa al 2020, firmata dal Direttore Andreina Maggiore.