Un anno dopo, di nuovo in gara Valeria Straneo alla maratona di Valencia. La primatista italiana stavolta chiude con 2h30:44 sulle strade della città spagnola, qualche secondo in più rispetto alla scorsa edizione in cui aveva fatto segnare il tempo di 2h30:26. Per la 43enne alessandrina del Laguna Running, c’è il sedicesimo posto finale al rientro agonistico sui 42,195 chilometri. In avvio era riuscita a mantenere un ritmo in linea con l’obiettivo della vigilia, il crono di 2h29:30 che rappresenta lo standard di iscrizione alle prossime Olimpiadi di Tokyo. La vicecampionessa mondiale del 2013, e argento europeo nel 2014, è infatti transitata alla “mezza” in 1h13:45 prima di una flessione negli ultimi dieci chilometri. Non completano la prova invece le altre due azzurre dell’ultima rassegna a cinque cerchi, quella di Rio 2016: Anna Incerti (Fiamme Azzurre), rimasta sull’andatura della Straneo per oltre metà gara ma ritirata dopo il 35° km, e Catherine Bertone (Atl. Sandro Calvesi), che si ferma all’undicesimo chilometro per un risentimento muscolare. Si migliora la torinese Sara Brogiato (Aeronautica), 31esima in 2h36:57 con un paio di minuti di progresso.
“Tutto sommato è un risultato discreto – le parole di Valeria Straneo – anche se per ora non ho raggiunto il mio obiettivo, difficile ma non impossibile. Non ho avuto problemi fisici, solo un calo di energia nel finale. Evidentemente c’è ancora da lavorare e ci voglio riprovare in primavera. Dopo un po’ di riposo, punto a riprendere la preparazione sperando di avere continuità negli allenamenti. Mi dispiace non aver ripagato il mio allenatore Stefano Baldini, che mi sta seguendo bene, anche oggi durante la gara. Non butto via questa esperienza, sono un po’ delusa ma anche felice di aver tagliato quel traguardo, era da un anno che mi mancava”.
Tra i grandi protagonisti della giornata, il vincitore della gara sui 10 chilometri: l’ugandese Joshua Cheptegei firma il record mondiale della distanza in 26:38, sei secondi in meno del 26:44 stabilito nel 2010 dal keniano Leonard Patrick Komon (il 26 settembre di quell’anno a Utrecht, in Olanda). Un’altra impresa per il 23enne che in questa stagione ha conquistato due ori mondiali, nel cross ad Aarhus e poi nei 10.000 su pista a Doha. Sempre più veloce la Maratón Valencia Trinidad Alfonso EDP, vinta dal debuttante etiope Kinde Atanaw con il primato della manifestazione in 2h03:51. Ma alle sue spalle il turco Kaan Kigen Ozbilen realizza il nuovo record europeo di maratona con 2h04:16 per demolire di quasi un minuto il limite ottenuto nella scorsa stagione dal britannico Mo Farah, 2:05:11 il 7 ottobre 2018 a Chicago. Strepitosa la sfida al femminile: per la prima volta nella storia, quattro donne sotto 2h19 e cinque in meno di 2h20 nella stessa gara. Tutto dell’Etiopia il podio con Roza Dereje (2h18:30) e Azmera Abreha (2h18:33), rispettivamente ottava e decima alltime, davanti a Birhane Dibaba (2h18:46), mentre è “soltanto” quarta la keniana Vivian Cheruiyot, olimpionica dei 5000 metri, che in un comunque eccellente 2h18:52 precede l’etiope Zeineba Yimer (2h19:28).

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