Tre campioni olimpici in uno stadio che ormai è di casa per gli azzurri. Per Fausto Desalu, per esempio, è la terza volta in pochi mesi allo Slaski di Chorzow, faraonico impianto polacco, già sede in maggio delle World Relays e degli Europei a squadre. Filippo Tortu ci torna invece per la seconda volta, dopo il “Mondiale di staffette” che ha blindato la qualificazione della 4×100 azzurra e che (in batteria) aveva lasciato intravedere le potenzialità immense del quartetto italiano (sappiamo poi come sia andata a finire…). Gimbo Tamberi non ha invece saltato a Chorzow, frenato da un fastidio a un piede alla viglia degli EuroTeam, un piccolo stop che comunque non ha compromesso la sua magica rincorsa verso il sogno di una vita. Domenica il trio azzurro tutto d’oro – sbarcato oggi in Polonia – si ritroverà tra la pista e le pedane del Memorial Kamila Skolimowska, l’evento dedicato alla martellista polacca scomparsa troppo presto. E in attesa di conoscere le corsie dei 200 metri, e il cast completo degli avversari con i quali misurarsi, Tortu e Desalu sanno già che sfideranno il campione olimpico Andre De Grasse, medaglia d’oro a Tokyo nei 200 metri (con un superlativo 19.62) e bronzo con la staffetta 4×100 canadese, battuta proprio dagli azzurri nella sensazionale finale del 6 agosto.

Per Tortu sarà un ritorno nei 200 metri a oltre due anni dall’ultima uscita, quella del Golden Gala Pietro Mennea dello stadio Olimpico, a Roma, nel giugno del 2019. In quella stessa stagione, l’azzurro si è poi concentrato sui 100 metri, riportando l’Italia in una finale iridata della gara più veloce a 32 anni dall’ultima volta. Per Desalu – campione italiano della distanza – si tratta invece della decima uscita stagionale sui 200 metri: la migliore, in quanto a riscontro cronometrico, è la batteria olimpica di Tokyo, macinata in 20.29 controvento (-0.4); le ultime due sono entrambe in Diamond League, ed entrambe in una sfavorevole prima corsia, a Losanna (20.56, settimo) e a Parigi (20.41, settimo). In Polonia, su una pista notoriamente veloce, può andare a caccia del risultato. Da compagni di squadra (nelle Fiamme Gialle e in azzurro), a rivali. Dall’ultimo cambio di Tokyo, accompagnato dall’ormai epico urlo di Desalu, al faccia a faccia sul mezzo giro di pista. Adrenalina assicurata. Com’è garantita anche in pedana, con Gimbo Tamberi che salta per la penultima volta in questa stagione (l’ultima sarà nella finale di Diamond League a Zurigo giovedì prossimo). Il campione olimpico dell’alto sta completando il suo post-Tokyo iniziato a Losanna (2,24) e Rovereto (2,25) e a prescindere dai risultati tecnici, ogni volta che mette piede in uno stadio, davanti al pubblico che finalmente torna a colorare gli spalti, è sempre uno spettacolo. Meeting di qualità altissima, quello polacco: attesa per le superstars Shelly Ann Fraser-Pryce (100), Ryan Crouser (peso) e Johannes Vetter (giavellotto).

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