La finalissima del Boulder dedicata alla categoria U20 ha chiuso la tre giorni tricolore di arrampicata sportiva a San Martino di Castrozza. Il tifo si è fatto sentire per i 12 finalisti in gara sui 3 boulder impegnativi che richiedevano velocità di movimento, tanta forza fisica e un pizzico di coraggio per balzare ad occhi chiusi verso la presa più in alto.

Pioggia di top nel primo blocco maschile, con il secondo – forse il più adrenalinico – dove i climbers hanno spiegato le ali per pinzare tre prese in successione e volare così in alto verso il top. Niccolò Antony Salvatore, Nicolò Sacripanti e Luca Boldrini: chiamateli supermen, non semplici climbers. L’unico a continuare la serie perfetta è stato proprio il ferrarese Boldrini (Deva Wall), unico con tre top su tre, mentre il numero di tentativi è stato decisivo per assegnare il resto del podio. Secondo posto per Salvatore e Sacripanti a completare il podio. “I boulder non erano difficilissimi, quindi sapevo di non dover sprecare alcun tentativo, – ha commentato il neo campione Boldrini. – Erano più complicati da capire, che da fare, quindi si potevano sprecare dei tentativi nel trovare il metodo migliore, però alla fine erano tracciati davvero molto belli”. Al femminile, nessuna atleta è riuscita a completare la serie pulita. Ci è andata vicina la chiusana Irina Daziano (InOut Chiusa di Pesio), con due top raggiunti che le hanno permesso di agguantare la vittoria finale. Soltanto un top per la piacentina Savina Nicelli, seconda, cosi come la bresciana Federica Papetti. La forte Daziano, già proiettata in campo internazionale, si è lasciata andare in un pianto liberatorio a fine gara e ha commentato: “I blocchi mi sono piaciuti tantissimo. È la mia ultima finale dei Campionati Italiani Giovanili e speravo che fossero belli per potermi divertire. Mi dispiace molto per l’infortunio alla mano, successo ieri. Sono un po’ preoccupata per quello, ma per il resto sono molto felice. Il mio obiettivo non era questo Campionato, perché ce ne sono altri in programma. Sono venuta qui sapendo di poter vincere e quindi ho cercato di godermelo e di ottenere questo risultato”.

Per quanto riguarda la combinata, vittoria tra gli U16 di Elena Brunetti e Gianluca Vighetti, tra gli U18 di Francesca Matuella e Riccardo Vicentini, mentre tra gli U20 di Savina Nicelli e Samuel Perntaler. Infine la vittoria per società è andata all’Arco Climbing.

Anche oggi i primi tre classificati della rassegna tricolore hanno ricevuto un premio molto speciale, ovvero una piantina che rientra nel progetto ‘Plastic Pull’ di Piantando, in collaborazione con la FASI, con l’obiettivo di riqualificare aree degradate in tutt’Italia recuperando rifiuti abbandonati nell’ambiente.

A San Martino di Castrozza c’era anche il presidente della FASI Davide Battistella e particolarmente soddisfatto ha commentato: “Abbiamo tantissimi ragazzi in gamba su cui lavorare e su cui la Federazione deve investire nei prossimi anni per gli appuntamenti più importanti, come quello olimpico di Los Angeles dove avremo quasi sicuramente le tre discipline separate e quindi tre medaglie. Per cui penso che qualcuno di questi ragazzi che abbiamo visto in questi giorni sarà sicuramente presente nel team di avvicinamento a Los Angeles”.

Si conclude così una tre giorni tricolore che ha visto protagonisti circa 300 atleti e resa possibile dall’organizzazione impeccabile della sezione arrampicata US Primiero. Il responsabile Yuri Gadenz ringrazia la federazione FASI e l’ApT San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi per aver creduto nell’intera organizzazione, l’amministrazione comunale di Primiero San Martino per aver investito nella realizzazione della nuova struttura d’arrampicata, Primiero Iniziative per il supporto nella parte logistica, e inoltre tutti i Comuni di Primiero, la Comunità di Valle, gli sponsor istituzionali e minori, e ovviamente i volontari che hanno contribuito con grande impegno alla realizzazione dell’evento.

…in precedenza…

A San Martino di Castrozza (TN) l’attenzione si è spostata sulla finalissima Boulder U18, ultima prova di giornata ai Campionati Italiani Giovanili di arrampicata sportiva. I blocchi estremamente difficili da leggere hanno reso la sfida altamente coinvolgente, con il tifo del pubblico presente quasi a spingere in alto i climbers. La gara si è fatta subito interessante nel primo boulder, forse il più ostico di tutti, tanto che nemmeno il neo campione italiano Boulder U18 Sergio Bortolameotti del Parma Climbing è riuscito a interpretarlo. Nulla è perduto, perché il forte parmense ha “infiammato” le successive due pareti trovando sempre il top. Il “ragnetto” Tommaso Trombacco (Ragni Lecco) è riuscito a infilare soltanto un top, chiudendo la serie 1T 2Z 2 13 che gli è valsa il secondo posto, mentre al terzo posto si è piazzato Francesco Marchionni della Gollum Climbing Academy (1T 2Z 3 4). Sorrideva al termine della gara il giovane Bortolameotti, felice del suo titolo italiano: “I blocchi erano molto belli e mi sono piaciuti davvero. Il primo blocco era molto duro e non sono riuscito a farlo, ma negli altri mi sono sentito a mio agio e sono andato meglio raggiungendo il top. Io vengo da Parma, scalo da 7 anni alla palestra Stone Temple. L’anno scorso sono stato campione italiano Lead ad Arco e poi ho partecipato ai Mondiali Giovanili a Dallas, in Texas, dove sono riuscito ad entrare in semifinale. Domani ci sarà la Speed, che non è la mia preferita come disciplina, ma ci proverò sicuramente”.

Leonie Hofer, un nome una garanzia, come una leonessa la giovane altoatesina dell’AVS Passeier, ha tirato fuori gli artigli nel momento cruciale dopo una qualifica poco brillante. Con una grinta indescrivibile ha messo a segno una performance davvero consistente centrando tutti i tre top, tenendo a bada la trentina Francesca Matuella dell’Arco Climbing. Infatti la vittoria si è decisa sul filo del rasoio e per una sola zona, la leonessa Hofer ha scalzato la trentina Matuella, seconda. Complimenti anche alla terza classificata, Stella Giacani (The Change Climbing) capace di concludere la prova con la serie 2T 3Z 3 8.

“La qualifica non era andata così bene, ma sono felice che in finale sia andata come volevo – ha commentato al termine della gara la neo campionessa Leonie Hofer. – Questi blocchi erano molto fisici, ma altrettanto belli. Il primo è stato il più difficile secondo me. L’anno scorso ho debuttato per la prima volta a Bressanone in Coppa Europa ed è stata un’esperienza fantastica. Qui al Campionato Italiano non sta andando bene come vorrei, ma domani è un altro giorno e proverò la Speed. A livello mondiale, una delle mie atlete preferite è Janja Garnbret”.

Domani ultimo atto a San Martino di Castrozza con le qualifiche Lead U16 e Boulder U20 al mattino, mentre le finali si svolgeranno in successione nel pomeriggio a partire dalle 16.30. A San Tomaso Agordino si attendono le qualifiche e finali Speed U18 a partire dalle 11.

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