È uscito, fresco di stampa, il libro “Un Volo D’Angeli infinito” di Luigi Zucchi, a cura di Augusto Zucchi, pubblicato dalla casa editrice Davide Ghaleb nella collana “Fogli di vita”, dedicata alla memoria.

Il libro racconta la storia di una famiglia viterbese, a partire dai primi anni del ‘900, narrando anche le vicende della Macchina di Santa Rosa “Volo D’Angeli” che ha sfilato dal 1967 al 1978 e che Luigi Zucchi insieme al  padre Giuseppe, ha realizzato  permettendo l’innalzamento, sopra i tetti di Viterbo, della statua di Santa Rosa.

Nella prefazione Augusto Zucchi scrive che l’intento di questo libro è quello di stimolare le energie del lettore sul modello di chi ci ha preceduto, in questo impegnativo viaggio che chiamiamo “vita”. La storia del Volo D’Angeli, Macchina di Santa Rosa, mostra questi sani ideali, li concretizza in un’epopea drammatica e allo stesso tempo esaltante.

Mio nonno Giuseppe e mio padre Luigi, all’epoca ancora un ragazzo, furono catapultati in quella straordinaria avventura dal punto di vista artistico, costruttivo e organizzativo che portò alla nascita del Volo D’Angeli, realizzata con i mezzi e le tecnologie disponibili oltre mezzo secolo fa.

Per portare a termine gloriosamente questa impresa, spesso (direi troppo spesso) si sono trovati in difficoltà e soprattutto abbandonati, in molte occasioni. In quei momenti drammatici si affidarono alla speranza e all’incrollabile fede in Santa Rosa, sicuri che certe situazioni, anche le più complicate, possono essere risolte in maniera positiva, con il grande impegno personale, ma, allo stesso tempo, certi di essere assistiti da una mano provvidenziale. Sono riusciti a compiere imprese, anche se il buon senso avrebbe suggerito di fermarsi o addirittura fuggire.

Questa è la storia di persone semplici che, con la propria forza di volontà, hanno realizzato i loro sogni attraverso mille avventure, lasciando nella storia di Viterbo delle tracce indelebili, che sono state per me ispirazione e modello per crescere nel segno dei valori veramente importanti.

Mi auguro che ogni lettore accolga nel proprio cuore il messaggio di fede e speranza espresso attraverso questo racconto, dimostrazione che nella vita ognuno di noi può farcela, donando tutto se stesso con coraggio e umiltà.

Luigi Zucchi nasce a Viterbo nel 1950. Il 2 giugno del 1993 viene insignito dell’onorificenza di  Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici. Fin da giovanissimo partecipa a diversi concorsi distinguendosi per le qualità artistiche. Dal punto di vista pittorico avvia una ricerca volta inizialmente al paesaggistico-figurativo, fino a trarre una maggiore ispirazione negli anni ’70-’80 dall’Arte metafisica-surreale, astratta e informale.  La produzione artistica attuale è una evoluzione personale del proprio linguaggio espressivo.

Il trasporto della Macchina di Santa Rosa è una festa viterbese unica al mondo, indescrivibile per la sua bellezza ed esaltante per emozione e spettacolarità.

Il libro è composto di 224 pagine ed ha un costo di quindici euro, è già disponibile presso le piattaforme online e, a breve, anche presso le librerie viterbesi.

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