News.Superscommesse ha intervistato Diego Nargiso, commentatore televisivo, ex tennista e uno dei più quotati coach del panorama italiano. Di seguito alcune delle sue dichiarazioni sul tennis italiano, sulle Next Gen Atp Finals di Milano (in programma dal 8 al 12 novembre), sulle ATP Finals di Torino (in programma dal 13 al 20 novembre) e sulla Final 8 di Coppa Davis di Malaga (in programma dal 22 al 27 novembre).

In queste ultime settimane stiamo assistendo a sempre più vittorie della next gen: Rune a Parigi, Aliassime a Firenze, Anversa e Basilea e lo stesso Musetti a Napoli. Siamo giunti al vero e proprio cambio generazionale?

Si, credo che il cambio generazionale sia in atto e dopo aver visto affermare dei tennisti come Medvedev o Zverev credo che sia arrivato il momento dei giovani. Questi tennisti stanno facendo la differenza e possiamo dire che per loro è aperta la rincorsa agli Slam. Per fortuna noi abbiamo almeno tre tennisti in corsa (Musetti, Berrettini e Sinner ndr.) che possono puntare al vertice.

Oggi iniziano le Next Gen ATP Finals di Milano. L’Italia verrà rappresentata da tre tennisti: Francesco Passaro, Lorenzo Musetti e Matteo Arnaldi. Secondo te, i tre azzurrini potranno fare bene e puntare alla vittoria finale?

Lorenzo Musetti, essendo la testa di serie numero 1, ha tutte le caratteristiche per poter puntare alla vittoria finale, come hanno fatto in precedenza Sinner e Alcaraz. Per Lorenzo la vittoria sarebbe di buon auspicio, visto che i suoi predecessori degli ultimi due anni sono ai vertici del tennis mondiale e addirittura Alcaraz è il numero 1 al mondo. Quindi le Next Gen ATP Finals potranno essere una rampa di lancio, dal momento che chiunque abbia calcato quel campo è diventato un grandissimo tennista. Anche Passaro e Arnaldi potranno fare bene, ma mi auguro che Lorenzo possa trionfare.

Parlando di Next Gen hai citato anche Carlos Alcaraz. Lo spagnolo ha dato forfait alle ATP Finals di Torino per l’infortunio agli addominali. Vista la sua assenza, chi sarà il favorito per il trionfo a Torino?

Vista l’assenza di Alcaraz, di Zverev (il campione in carica) e dei nostri due alfieri, credo che ci siano diversi tennisti che potranno ambire alla vittoria finale. Credo che un Djokovic, come quello visto a Parigi, vorrà sicuramente cercare di portare a casa il titolo con grande determinazione. Un altro pretendente alla vittoria finale e che potrà dare fastidio a Nole potrà essere Ruud, che è uno dei tennisti più in forma e difficile da battere, mentre credo che Nadal su una superficie così veloce non possa ambire a vincere.

Tornando sul tennis italiano, tra qualche settimana saremo impegnati nella Final Eight di Coppa Davis a Malaga. Secondo te, l’Italia è la favorita numero 1 per la vittoria finale?

Direi che non siamo inferiori a nessuno, ma purtroppo il format della Coppa Davis attuale ha un regolamento che basta distrarsi mezz’ora e praticamente sei fuori. Non dimentichiamo che i nostri cinque ragazzi sono fortissimi, sono in grande spolvero, ma ci sono anche delle grandi avversarie. L’importante sarà vincere il primo match, quello contro gli Stati Uniti, per dare una grande forza per provare la cavalcata fino in fondo.

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