Fine settimana in piena crescita, seppur con epiloghi diversi, per i portacolori di Jteam, impegnati su doppio fronte, tra moderno e storico.

Non doveva nemmeno essere al via ed invece Andrea Dal Ponte ha saputo cancellare, con un colpo di spugna, la sfortunata apertura nell’International Rally Cup, andando a cogliere, al Rally del Taro, la seconda piazza di classe S1600, la quarta di gruppo A e la ventiduesima assoluta.

Il pilota di Vicenza, sempre secondo dietro al francese Audirac, pativa alcune noie tecniche, sul primo giro di speciali, alla sua Renault Clio Super 1600, seguita sul campo da PR2 Sport e condivisa con Omar Scussat, per poi cambiare passo nelle successive ripetizioni di giornata.

“Abbastanza bene” – racconta Dal Ponte – “ma il primo giro l’auto era difficile da guidare. Si è allentato un uniball sull’ammortizzatore posteriore sinistro e non riuscivo a guidare come volevo. Al parco assistenza i ragazzi di PR2 Sport hanno sistemato il tutto e, da quel momento, siamo tornati a spingere. Il secondo giro è andato davvero molto bene. Seppure la Folta non fosse perfettamente adatta alla nostra vettura ci siamo difesi. Il livello di questa edizione dell’International Rally Cup è davvero molto alto. Abbiamo chiuso con un buon secondo di classe ma dovremmo anche essere terzi di due ruote motrici, tra gli iscritti all’IRC. Complimenti ad Omar, molto bravo, ed alla PR2 Sport, sempre al top. Grazie a Jteam, ad Omega ed a tutti i nostri partners. Valuteremo nelle prossime giornate se continuare nell’IRC oppure altrove.”


Raccoglie molto meno di quanto seminato Matteo Gambasin, sul sedile di destra della Ford Sierra Cosworth gruppo A di Giovanni Costenaro, impegnato al Campagnolo Rally Storico.

L’appuntamento valido per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche vedeva il portacolori di Jteam alla ricerca di conferme, sulla vettura curata da Pro.motorsport Squadra Corse, vista la rapida e costante crescita del pilota vicentino che ha già fruttato tre vittorie assolute nel 2021.

Un primo giro a bisticciare con delle gomme che, al posteriore, non volevano saperne di scaldarsi a dovere si traduceva in una situazione di classifica comunque positiva.

Dalla posizione numero otto in assoluta, quarta di classe J2-A/>2000 e sesta di quarto raggruppamento, la seconda tornata dava vita ad una brillante rimonta, sino al penultimo impegno di giornata concluso con il quarto parziale e con il recupero della sesta piazza.

Una barriera, posta a delimitare una variante, spegneva ogni sogno di gloria dei due.

“Bene ma non benissimo” – racconta Gambasin – “perchè, dopo un primo giro reso difficile da qualche noia alle gomme, abbiamo iniziato a riprendere un buon passo. Sia a Gambugliano che a Recoaro 1000 siamo andati molto bene, sul secondo passaggio, prima di arrivare alla beffa di Santa Caterina. Su una variante abbiamo impattato contro una barriera di plastica, portandocela via senza che ce ne accorgessimo. Il motore si è surriscaldato, l’acqua era a centotrenta, e ci siamo fermati almeno quindici minuti perchè si raffreddasse. Abbiamo rabboccato e siamo arrivati alla fine. Tanta la delusione ma siamo contenti del nostro passo.”

Articolo precedenteSoftball, serie A1, presentazione della terza giornata d andata
Prossimo articoloMotori, Mancin terzo alla cronoscalata Verzegnis-Sella Chianzutan