Non sarà, o perlomeno non dovrebbe essere, come le altre volte. L’olimpiade Milano-Cortina in programma fra tre anni, assicurano che sarà un successo. Lo giurano e spergiurano i politici, lo dice Malagò, e con lui tutta la schiera di personaggi che lavorano alacremente per i Giochi, anche se in un recente servizio tv nel tg satirico più amato dagli italiani, Pinuccio ha snocciolato nomi di colletti bianchi che… sono parenti di… parenti famosi. I soliti noti, insomma.
In ogni caso va detto che i lavori di costruzione del villaggio olimpico che si stanno realizzando nell’ex scalo ferroviario di Porta Romana procedono veloci e hanno – udite, udite! – un anticipo di quattro mesi. E’ quanto è emerso dal sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, accompagnato dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “Toccando ferro siamo in anticipo. Entro la fine dell’anno gli edifici arriveranno al tetto”, ha commentato il vicepremier, aprendo poi all’ipotesi di un finanziamento da parte del Ministero per la costruzione della ‘passerella verde’ che attraverserà l’area da Ovest a Est e che costerà circa 100 milioni di euro. “Ovviamente ne stiamo discutendo col governo – ha detto Sala -. Se troviamo i fondi tra tutti, anche tra i realizzatori dell’opera, la si fa e io ci conto molto, perché può diventare iconicamente un segno che si ricorderà”. La speranza è come la fiamma olimpica. Speriamo si smorzi mai.

 

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