di Pietro Paolo Dorigo
Scopriamo come d’incanto che Antonio Conte sa anche ridere nella giornata in cui l’Inter conquista il diciannovesimo titolo. Scopriamo che la lotta ai tre posti utili per l’aristocrazia europea mette il sale sulla coda a Ronaldo, un altro che ride solo se ‘acqua va al suo mulino. La Juventus sbanca Udine e promette battaglia da secondo posto per le ultime quattro giornate di campionato, così come si ringalluzzisce il Milan davanti al Benevento. L’Atalanta rallenta col Sassuolo, e qui va aggiunto che se continua di questo passo l’ultimo posto disponibile per la volata all’Europa league andrà appannaggio della formazione allenata da De Zerbi, in clamorosa rimonta sulla Roma. La squadra dell’ormai ex allenatore Fonseca è desaparecida, ha perso anche contro la Sampdoria allenata da Claudio Ranieri, testaccino che quando allenava i giallorossi veniva definito un “minestraro” e invece in bacheca ha più trofei lui che il club di Trigoria. Buon per la Roma che nel prossimo turno di campionato all’Olimpico sbarcherà il retrocesso Crotone. Al contrario, va bene ai laziali, che mandano al tappeto le resistenze del Genoa con un pirotecnico 4-3 nel corso del quale è più protagonista Correa del solito Immobile, comunque al suo diciannovesimo gol stagionale. Verona, Spezia, Bologna e Fiorentina dividono la posta, e la dividono pure Napoli e Cagliari. Ecco, per i sardi il punto conquistato al Diego Armando Maradona vale lo scavalco in classifica ai danni del Benevento. E dopo tanto tempo, quasi un intero campionato, la formazione isolana esce dalla zona retrocessione.

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