«Vedere il mio nome sulla Claret Jug con i migliori golfisti al mondo è un’emozione incredibile. Sono orgoglioso per quanto ho fatto oggi e in tutta la settimana». L’eccezionale impresa di Carnoustie ha definitivamente proiettato Francesco Molinari nel gotha del golf, in una dimensione che solo i veri campioni possono raggiungere. La testimonianza più immediata è il salto dal 15° al sesto posto nel world ranking, la posizione più alta che abbia raggiunto.

«Questo successo è molto importante per il golf italiano e mi auguro che oggi tanti ragazzi abbiano seguito la gara davanti al televisore, perché questa vittoria possa essere d’ispirazione per loro come lo fu per me il secondo posto di Costantino Rocca nell’Open del 1995. Quel giorno, davanti alla TV con la mia famiglia, mi emozionai e piansi quando fu sconfitto da John Daly».

«Che settimana! Non la dimenticherò più. Nel giro finale ero tranquillo, come lo si può essere quando si stanno giocando le buche conclusive di un major insieme a Tiger Woods, ma mi sentivo pronto per questo. Certo effettuare gli ultimi due giri senza bogey in un percorso bestiale è stato qualcosa di pazzesco».

«E’ stata una lotta dura – ha concluso Molinari congratulandosi con i quattro giocatori che sono arrivati secondi – ma può esserci un solo vincitore e questa volta sono stato io».

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