Week 6 in Prima Divisione e giornata che vede il ritorno, trionfale, in campo dei Seamen Milano. Di fronte, nel derby della Madonnina, i Rhinos Milano, ovvero la testa e la coda dell’attuale classifica di IFL. E la differenza tra i due team si è vista tutta sin dall’inizio, con i Seamen che hanno impiegato meno di un quarto di gioco per sancire la propria supremazia e mettere in ghiaccio il risultato, con il solito, devastante passing game targato Luke Zahradka e con una difesa che, mai come quest’anno, appare difficilmente penetrabile. E’ Markell Castle a ricevere per primo l’ovale in endzone alla seconda azione offensiva della partita, seguito a ruota da Filippo Fiammenghi. Il piede di Lorenzo Gioco non sbaglia né le trasformazioni né il field goal del 17 a 0. Un fumble recuperato e riportato in touchdown da Adkin Aguirre fissa il punteggio sul 24 a 0 quando termina il primo quarto e con esso le speranze di assistere ad un derby minimamente combattuto. Castle e Juan Flores Calderon mettono la firma ai 3 TD della seconda frazione di gioco, tutti su lancio chirurgico di Zahradka, e le squadre vanno negli spogliatoi sul punteggio, shock, di 45 a 0. I Rhinos, mai veramente pericolosi, sono apparsi molto diversi rispetto a quelli visti contro i Guelfi Firenze, incapaci di reagire e trovare soluzioni efficaci in attacco, decisamente impreparati a difendere sul profondo, dove i Seamen hanno dato spettacolo. Dal terzo quarto in poi, la Milano blue-navy ha giustamente dato spazio ai tanti giovani a roster e, prima del fischio finale, c’è stato il tempo di regalare a Giacomo Troni, QB classe 2005 all’esordio in Prima Divisione, la gioia di un TD pass che profuma di storia, probabilmente non solo per la franchigia milanese ma per l’intera Prima Divisione italiana. Seamen primi in classifica e imbattuti, dunque, Rhinos che subiscono la quarta vittoria consecutiva e che ci auguriamo possano trovare nel nuovo import in arrivo un valido aiuto per provare a risalire la china e a raddrizzare una stagione partita decisamente in salita.

Due le partite giocate domenica e Panthers Parma che tornano alla vittoria, in casa, dopo la sconfitta a sorpresa della scorsa settimana contro i Vipers Modena. Gli avversari, questa volta, erano i Ducks Lazio, semifinalisti lo scorso anno e reduci da 15 giorni di pausa dopo la vittoria contro i Dolphins. La partita, malgrado la difficoltà del pronostico, è stata a senso unico, con Parma che è tornata a dominare in attacco con ottime giocate sia di corsa che su lancio (e malgrado l’assenza del ‘game-changer’ della scorsa stagione, Simone Alinovi). E’ Nick Diaco a rompere gli indugi e a portare i Panthers al doppio vantaggio nel primo quarto di gioco, con Matteo Felli a calciare tra i pali per entrambe le trasformazioni. Nel secondo quarto, protagonista il QB emiliano, Brook Bolles, che muove le gambe più che il braccio e castiga per ben due volte la difesa laziale. La reazione dei Ducks arriva poco prima dell’half time, con una corsa dell’import Ryan Curtiss in endzone e successiva trasformazione di Jacopo Impallomeni. Al rientro dagli spogliatoi, inerzia ancora dalla parte dei laziali, che tornano a mettere la testa avanti con un bel TD pass di Calvin Stitt su Curtiss, ma è una fiammata perché Felli riallunga con un field goal che chiude il terzo quarto sul punteggio di 31 a 14. Il divario diventa incolmabile quando, nell’ultimo quarto di gioco, i Panthers tornano due volte in endzone, prima con una corsa di Modeste Pooda e poi con un TD pass di Tommaso Monardi sul giovane Rocco Bonvicini. Felli non sbaglia: 45 a 14. Anche Parma lascia a questo punto spazio alle seconde linee e i Ducks ne approfittano per ridurre il pesante passivo. Lo fanno con una corsa di William Petrone e poi con un’azione personale del QB Stitt (e trasformazioni di Impallomeni) per il 45 a 28 finali.

Vittoria ad alto punteggio anche per i Dolphins Ancona, che si sbarazzano dei Mastini Verona con una seconda metà di partita ad altissima intensità. Pur essendo sempre stati con la testa avanti, infatti, i Dolphins hanno fatto fatica a macinare gioco in attacco nei primi due quarti, con un TD per tempo tutti firmati Colin Di Galbo che si incarica personalmente di mettere i primi punti a referto. Dopo l’intervallo, reazione Mastini che accorciano le distanze con Marco Bonacci, senza però riuscire a trasformare. Colin Di Galbo, però, non ci sta ed è ancora con una sua corsa che i Dolphins varcano l’endzone avversaria chiudendo il terzo quarto di gioco. La partita finisce con un monologo anconetano: la difesa nega qualunque altro tentativo di reazione ai Mastini, restituendo rapidamente la palla all’attacco, che non si fa pregare e chiude i giochi con altre due segnature, questa volta firmati Zach Quattrone e Manuel Zoppi per il 35 a 6 finale che rilancia le giuste ambizioni dei Dolphins in questo campionato.

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