Competizione d’alto livello,quella di paraclimbing cup disputata a Campitello di Fassa con 40 partecipanti, in rappresentanza di 9 nazioni. Nonostante la buona partecipazione, il regolamento IFSC ha permesso di omologare il risultato solo di quattro categorie, ovvero quelle che hanno visto al via più di 4 atleti in rappresentanza di 3 nazioni.
“La prova ha avuto il livello di un mondiale – ha commentato il tecnico della nazionale paraclimb Davide Mandrà – vista la grande partecipazione anche se mancavano gli atleti americani e asiatici. Per quanto ci riguarda, anche se nessun atleta italiano ha vinto, ad esclusione di due categorie con un atleta in gara, siamo stati presenti su tutti i podi. Devo fare i complimenti all’organizzazione, il Val di Fassa Climbing, che ha allestito ben 13 itinerari per poter dare la possibilità a tutti gli atleti di arrampicare su tracciati adeguati alle proprie caratteristiche”.
In sintonia anche Maria Letizia Grasso, della Commissione Tecnica della Fasi per l’attività di paraclimb: “È stata un bellissimo evento che ha dimostrato una volta di più che l’interesse per l’attività paralimpica, anche nell’arrampicata sportiva, non sia solo una moda passeggera. I numeri parlano già da soli: 39 partecipanti e 9 nazioni non solo europee ed un livello tecnico dei partecipanti sempre più elevato. Anche la sottoscritta sente l’esigenza anche a nome di tutta la Federazione, di rivolgere un sentito ringraziamento alla società organizzatrice, la Val di Fassa Climbing, che ha accolto atleti e accompagnatori con cordialità, professionalità e soprattutto con sincero rispetto nei confronti di questi atleti. Le belle prestazioni degli atleti italiani inoltre fanno ben sperare, pensando ai prossimi campionati del mondo che si terranno a Parigi a settembre”.