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Si è chiuso con una sconfitta italiana il secondo week end di World League. Gli azzurri nonostante una prova orgogliosa hanno ceduto 3-0 agli Stati Uniti, apparsi più forti a muro ed in difesa e più concreti nei momenti finali dei parziali.

La squadra di Blengini non è riuscita ad esprimersi con regolarità, soprattutto in attacco, dove il solo Vettori è stato un punto di riferimento costante per Giannelli. Gli azzurri chiaramente ancora in fase di preparazione hanno subito anche sul piano fisico un sestetto Usa più reattivo.

L’Italia martedì partirà per Teheran dove contro Iran, Argentina e Serbia cercherà di trovare quei risultati necessari per guadagnare l’ingresso alle finale di Cracovia.
Gli Stati Uniti hanno vinto il primo set, non giocato benissimo, ma sicuramente molto spettacolare. L’Italia ha iniziato contratta ed ha trovato grande difficoltà a mettere a terra palloni in attacco. Si è arrivati sull’8-16, con Blengini che ha cambiato la batteria dei martelli dentro Maruotti per Lanza e Antonov per Zaytsev. I risultati sono stati molto buoni, ricezione e difesa hanno iniziato a funzionare meglio e gli azzurri hanno rimontato sino al 22-23 infiammando il pubblico, prima di cedere 22-25. Il copione non cambia di molto nel secondo set. Blengini rilancia la formazione iniziale. Gli azzurri tengono leggermente meglio il campo ma vanno subito in svantaggio ed iniziano la rimonta sul 13-18. Una rimonta convincente, anche se il muro non funziona troppo. In questa occasione Birarelli e compagni raggiungono anche il pareggio 19-19, ma alla fine si arrendono ancora 23-25.
Nel terzo il match è più equilibrato l’Italia si è portata in vantaggio 8-6, poi è stata ancora avanti più volte sino al 22-21, ma alla fine gli Stati Uniti pur senza strafare hanno vinto chiudendo 25-23 dopo che Vettori aveva annullato il primo match-point.

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