Damiano Tommasi (foto Emiliano Morelli)
Fra i premiati anche l'ex calciatore della Roma Damiano Tommasi

La sala Auditorium del palazzo delle Federazioni Sportive di viale Tiziano, crocevia olimpico di Roma ’60, non riusciva quasi a contenere gli oltre 150 atleti che ieri pomeriggio si sono ritrovati per ricevere la Stella al Valore atletico. Le premiazioni abbracciavano un arco temporale molto ampio, dal 1987 al 2014.

“Quando mi sono accorto che nei magazzini del Comitato giacevano benemerenze di quasi 30 anni fa – ha spiegato Riccardo Viola salutando i presenti – ho deciso che era tempo di sanare la situazione.” Alla cerimonia ha presenziato per intero il segretario generale del Coni Roberto Fabbricini, visibilmente soddisfatto di ritrovarsi tra quegli atleti a lungo seguiti negli anni della preparazione olimpica: “Società sportive e gruppi militari, qui ampiamente rappresentati, sono l’ossatura del movimento – ha spiegato nel saluto – ma non dimentichiamoci le famiglie dei giovani che fanno sport, perchè è sulle loro spalle che grava la fatica maggiore e a loro vanno i ringraziamenti più sentiti.” Trentasei federazioni sportive per un totale di oltre 50 discipline, si sono succedute nella kermesse della premiazione alla quale non ha fatto mancare la sua presenza la Regione Lazio con Roberto Tavani.

Dall’Aci all’Uits, campioni italiani, europei e mondiali hanno ritirato la Stella; in molti per successi recenti, altri un po’ meno. Tra questi anche Damiano Tommasi, campione Italia con la AS Roma nel 2001, presente nella doppia veste di premiato e di componente del consiglio nazionale del Coni. C’era il campione italiano di paracadutismo Fabio Andreotti per ritirare un diploma atteso da vent’anni e c’era Antonella Ascoli, campionessa italiana nel completo di equitazione, anno di grazia 1994. C’era il pugilato, con in testa il campione del mondo “silver” Emiliano Marsili e il ciclismo, secondo sport nel medagliere olimpico e mondiale azzurro, con la giovane “stella” laziale Simone Sterbini; c’era la ginnastica femminile con la coppia Giorgia Campana e Lavinia Marongiu, già qualificate per Rio e c’erano le azzurre del pentathlon Bonessio, Cesarini e Tocchi che il pass olimpico cercheranno di guadagnarselo con la coppa del mondo, in partenza tra poche settimane. C’era il tiro a volo, dove l’Italia conta più qualificati per le prossime olimpiadi di tutte le altre nazioni e c’era, solitario, il campione italianao di tiro dinamico sportivo Gianluca Passalia, che ha dovuto spiegare ai presenti in cosa consista il suo sport. Una festa colorata e rumorosa, insomma, con foto di gruppo finale insieme alla conduttrice/delegata Cristina Chiuso, al conduttore Stefano Pantano e all’ultimo dei premiati, il “paziente” vicecampione mondiale di motociclismo cl. 125 Simone Corsi.

Articolo precedente“Widex unique open day”, una giornata per combattere l’ipoacusia
Prossimo articoloBasket in carrozzina, cade la Briantea, fuga Santa Lucia