Seconda gara della stagione outdoor e 6 centimetri di progresso per Gianmarco Tamberi. Il campione europeo in carica di salto in alto oggi è tornato in pedana al Memorial Istvan Gyulai di Szekesfehervar, vicino Budapest, superando quota 2,26. Dieci giorni fa, all’esordio nel meeting tedesco di Buhl, si era fermato a 2,20. Stasera in Ungheria il recordman italiano assoluto ha scalato le prime tre misure della progressione senza esitazioni (2,10 – 2,14 – 2,18), poi a 2,22 è dovuto ricorrere alla terza prova. Un paio di incertezze subito riscattate a 2,26 che Gimbo ha saltato al primo tentativo. Come al solito, quando Mister Half Shave è in pedana scatta la clap del pubblico, una chiassosa onda di energia che, però, oggi non è bastata all’azzurro per avere la meglio anche sui 2,30. Il preannunciato tris di gare di Tamberi continuerà ora il 5 luglio con il ritorno in IAAF Diamond League al meeting Athletissima di Losanna; poi l’8 luglio l’attende la trasferta a Viersen in Germania.

Superstar dell’alto è il campione del mondo Mutaz Barshim che spicca ancora una volta il volo a 2,40. Una misura d’elite assoluta che quest’anno il fuscello del Qatar aveva già messo in archivio ad inizio maggio in Diamond League, proprio nella sua Doha. Ma stavolta il primatista asiatico cerca il colpo grosso: asticella a 2,46 ovvero il record del mondo. Era dal 2014 a New York e Bruxelles che il vicecampione olimpico non si avventurava con questa convizione oltre lo storico primato di Sotomayor (2,45 nel 1993). E il primo tentativo fa sognare perché Barshim plana sopra l’asticella che poi cade a terra per un soffio. Meno bene gli altri due tentativi, falliti piuttosto nettamente, e brivido all’ultimo con il 27enne asiatico che allo stacco paga una vistosa torsione al piede sinistro ed esce di scena dolorante. Poco dopo, però, durante la premiazione finale lo si rivede di nuovo sorridente. Per la cronaca questa era la tredicesima gara in carriera (11 all’aperto e 2 indoor) conclusa da Barshim con almeno 2,40. Battuti nell’ordine il russo Danil Lysenko, l’australiano Brandon Starc e il bahamense Donald Thomas, tutti a quota 2,32.

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