Risultato di notevole rilievo per Massimo Stano questa mattina a Roma, sulla pista del rinnovato stadio Paolo Rosi. Il 27enne portacolori delle Fiamme Oro ha chiuso i 10.000 su pista del gruppo centro dei Societari di marcia in un sonoro 38:28.05, tempo che gli vale la seconda piazza nella lista italiana di tutti i tempi, alle spalle del solo Ivano Brugnetti (recordman nazionale con il 37:58.6 del luglio 2005). Restando nell’ambito statistico, vale la pena sottolineare che quello realizzato oggi da Stano è il miglior risultato al mondo quest’anno, circa due secondi inferiore rispetto al 38:30.61 realizzato dall’australiano Bird-Smith il 5 aprile. Il pugliese, allievo di Patrizio Parcesepe, ha condotto la gara fin dal via, seguito a distanza dal solo Gianluca Picchiottino (al termine secondo in 39:50.93), transitando a metà percorso in 19:24; dato che rende il crono finale ancora più significativo, perché significa che l’azzurro ha coperto i secondi 5000 metri in 19:04, realizzando un considerevole “negative split”. “Non sapevo di valere questo crono – le parole dell’azzurro – e ho affrontato questa gara come un lavoro, con molta tranquillità, meno ansia rispetto al solito, preoccupandomi solo del gesto tecnico, senza pensare al cronometro. Meglio di così non potevo sperare. Ora però bisogna guardare avanti, e dimostrare tra tre settimane, in Coppa Europa (in programma ad Alytus, Lituania, il 19 maggio, ndr) quanto davvero valga”.

Nella prova al femminile, ottima prestazione da parte di Antonella Palmisano, prima al traguardo in un eccellente 42:40.9, distante dal suo primato nazionale (41:57.29 realizzato due anni fa ad Orvieto), ma comunque miglior prestazione mondiale 2019, inferiore di oltre un minuto al crono della colombiana Arenas. Senza storia la gara (passaggio a metà in 21:14), con la fiamma gialla incontrastata dominatrice fin dal via, e impegnata solo dai numerosi doppiaggi effettuati lungo i 25 giri previsti. “Mi aspettavo di fare qualche secondo in meno rispetto al tempo finale – il commento dell’azzurra – anche se il mio allenatore, Parcesepe, aveva pronosticato per me un tempo intorno ai 42:30. In gara ho avuto sensazioni abbastanza positive, anche se credo di dover lavorare ancora, in queste tre settimane che ci separano dalla Coppa Europa”. Per la Palmisano, bronzo europeo e mondiale nell’ultimo biennio nella 20 km, il traguardo stagionale non può che essere la rassegna iridata di Doha, a fine settembre. “Sto cominciando a pensarci, ma per me uno degli ostacoli principali sarà dato dall’orario di svolgimento: si gareggerà a mezzanotte, e dovrò fronteggiare una situazione diversa”.

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