E’ entrato da qualche mese nello staff del Villa Mercede Padel Club e gli appassionati che si recano nella struttura frascatana lo trovano spesso sul campo. Michele Mattioli, 39 anni, è un istruttore di padel di primo livello e al tempo stesso personal trainer da ormai una decina di anni. Ex agonista di judo (sport in cui arrivò ad essere selezionato nella rappresentativa regionale ed è attualmente cintura nera terzo dan), laureato in legge, è stato direttore tecnico in altri centri sportivi e dallo scorso mese di settembre lavora per il Villa Mercede Padel Club: “La mia avventura nel padel nasce un po’ per gioco: da piccolo ho fatto due anni di tennis, uno sport che ho sempre seguito tanto. Nel 2019, mentre ero direttore tecnico di un circolo, i clienti prenotavano spesso il campo e mi coinvolgevano nelle partite, da lì la mia passione è cresciuta in modo prepotente. Nel 2021 ho finito il corso di istruttore di primo livello e entro settembre dovrei completare anche quello di secondo livello. Il padel è uno sport trasversale che piace a tante persone di sesso ed età diverse, poi è bello vivere il clima del circolo e organizzare gli eventi – rimarca Mattioli – Il contatto con Villa Mercede nasce a settembre e c’è stata subito molta sintonia ed empatia: ho accettato con entusiasmo di far parte di questo progetto anche perché poter lavorare con personaggi del calibro di Saverio Palmieri e Chiara Pappacena è stato un grande incentivo. Sono quotidianamente al circolo e mi sono messo a disposizione di tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questa disciplina”. Grazie alle competenze di Mattioli, il Villa Mercede Padel Club porterà avanti un progetto di allenamento personalizzato che unisce il padel alla preparazione fisica: “Quasi sempre le lezioni si svolgono solo sul campo, ma noi daremo la possibilità opzionale di aggiungere una mezz’ora di preparazione atletica e sportiva funzionale al padel prima che cominci la parte tecnica. Questo sport è inizialmente “semplice”, ma il rischio infortuni è dietro l’angolo soprattutto per gli amatori. Chi passa dal tennis al padel, in particolare persone di età avanzata, spesso aumenta la competitività e lo sforzo fisico: in questo sport vengono richiesti movimenti veloci, cambi di direzione improvvisi, posizione “bassa” in campo, smash, scatto da fondo campo alla rete e viceversa, quindi il riscaldamento con il classico “scambio da fondo campo” spesso non basta. Diamo questa opportunità, ovviamente modulandola a seconda di età e capacità fisiche, con l’obiettivo di sensibilizzare ed educare gli appassionati sotto questo punto di vista, provando a farlo diventare routine” conclude Mattioli.

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