Patrocinato dal Comune di Vetralla, dall’ANPI nazionale, di Viterbo e di Vetralla, con la collaborazione della casa editrice Davide Ghaleb, la stagione estiva della Cooperativa Meraviglia è lieta di ospitare la presentazione dell’ultimo libro dello sceneggiatore, regista e produttore Andrea Barzini dal titolo Il Fratello Minore. Il mistero di Ettore Barzini, ucciso a Mauthausen.
Il 9 luglio alle 18 interverranno la storica della resistenza italiana Isabella Insolvibile, la regista, drammaturga e attrice Eleonora Danco e il presidente dell’ANPI provinciale di Viterbo, Enrico Mezzetti, presso il giardino di Palazzo Paolocci, in via Roma 41, a Vetralla (VT).
Edito da Solferino, il romanzo autobiografico è un viaggio tragico e ironico attraverso tre generazioni in cui l’autore, con l’aiuto di lettere dimenticate, ricerche d’archivio e incontri sorprendenti, riscopre la figura di uno spirito libero nato nella famiglia sbagliata.

Andrea Barzini dopo numerose esperienze documentaristiche, esordisce alla regia nel 1983 con il film per la tv ‘Flipper’. Nel 1988 a Los Angeles ha scritto, prodotto e diretto con J. Merendino ‘Alexandria Hotel’, serie di 6 episodi con Valeria Golino e Rod Steiger. Nel 1990, da un testo di Umberto Marino, realizza ‘Italia-Germania 4 a 3′. Ha scritto e diretto diversi testi per la radio fra i quali il romanzo ‘Scandalo’.

Isabella Insolvibile è una storica e accademica, specializzata nella storia della Resistenza italiana durante la seconda guerra mondiale. Relatrice di numerosi convegni nazionali e internazionali, è stata consulente tecnico delle Procure militari di Roma e Napoli per indagini relative alle stragi naziste e membro del Comitato scientifico dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri.
Eleonora Danco esordisce nel 1998 con Ragazze al muro e nel 2000 vince il festival di Casalbuttano sulla nuova drammaturgia con Nessuno ci guarda. Ha scritto numerose raccolte di testi teatrali e realizzato documentari radiofonici e monologhi per Radio3. Nel 2014 ha scritto, diretto, e co\interpretato, il suo primo film N-CAPACE che ha ottenuto numerosi riconoscimenti.

Il Fratello Minore. Il mistero di Ettore Barzini, ucciso a Mauthausen è stato candidato dalla direttrice della “Casa delle Letterature” Maria Ida Gaeta al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione:
«Andrea Barzini ha scritto un romanzo in cui si intrecciano le vicende della sua famiglia con quelle dell’Italia in anni importanti del nostro Novecento. Padroneggiando bene una trama complessa, con una scrittura brillante e sapiente, ricostruisce con piglio investigativo la vita di suo zio Ettore Barzini, fratello minore di suo padre Luigi. Di questo zio Ettore in famiglia non si parlava mai, perché? Su di lui, sulla sua vita così diversa da quella degli altri maschi Barzini e soprattutto sulla sua tragica morte era scesa una coltre pesante di silenzio e rimozione. Aveva vissuto come tutta la sua famiglia tra l’Italia e gli Stati Uniti, ma poi, da solo, anche in Giamaica e in Somalia. Non era giornalista, ma agronomo. Non era ambizioso e mondano, piuttosto solitario. Non era interessato alla notorietà, eppure sarà lui, il minore, a intercettare la storia del suo tempo, a combattere per la giustizia, a costo della propria vita. L’autore si addentra nel labirinto della sua storia familiare: “Ogni famiglia è un labirinto, ci vuole la mappa… grovigli ricoperti di rovi, segreti sussurrati, vergogne… Chi viene dopo crede di poter nuotare liberamente, e si sbaglia” e arriva a una certezza: “i collegamenti non si spezzano, sono cavi di acciaio… Inutile dire bugie, o mascherare verità, in famiglia si sa sempre tutto, i pensieri sono in onda”. Ho trovato commovente l’ispirazione che sostiene questo libro e ho apprezzato molto la descrizione introspettiva delle contrastanti personalità dei vari personaggi che lo animano. È un romanzo che con passione e originalità accetta la sfida di disvelare le relazioni possibili tra verità storica e documentata e verità letteraria e mostra grande capacità nel ricostruire la vita di Ettore, il protagonista, attraverso fonti d’archivio e pagine d’invenzione. Un libro che testimonia la fiducia nella possibilità di costruzione delle memorie attraverso la letteratura e l’immortale invenzione narrativa, guardando indietro per individuare quel che conta e trasportarlo avanti, scoprendo ciò che è stato in quel che oggi accade, per sciogliere nodi, per comprendere quel che siamo o che vorremmo essere.»

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