Un atto di grande coraggio e contemporaneamente una sorta di ciliegina sulla torta. Questo l’unanime commento emerso durante la presentazione pubblica del numero zero della Vertical Velo, l’ultima competizione di running nata nel Garda Trentino e che domenica prossima vedrà al via atleti di Trentino, Lombardia e Veneto. A dirlo, pur con diverse sfumature, sono stati il sindaco Alessandro Betta, l’assessore allo Sport Dario Ioppi e il presidente dell’Apt Silvio Rigatti nel corso della presentazione stampa ospitata in Piazza III Novembre ad Arco con i padroni di casa Massimo Baldessari (Presidente della ASD Stivo, società che il prossimo anno festeggerà i 100 anni di attività) e i due organizzatori e promotori Claudio Mirandola e Enrico Morichelli. A benedire l’evento l’immancabile Don Franco Torresani che al ruolo di parroco proprio a Bolognano abbina anche quello di atleta. Ma già in precedenza autorità e organizzatori hanno evidenziato come si tratti di una sfida anche simbolica capace di rilanciare il mondo sportivo e agonistico nell’Alto Garda dopo il forzato stop sul piano sociale degli ultimi mesi. Insomma lo sport come grande opportunità di ritorno al passato e contemporaneamente di novità.

“Il verticale è un format di gara che mancava nel pur ampio ventaglio di proposte outdoor dell’Alto Garda – ha ricordato Enrico Morichelli – Sarà una gara da vivere fino in fondo, con uno sguardo costantemente rivolto alla beneficenza visto che l’incasso – al netto delle spese – sarà devoluto all’associazione Rotte Inverse APS che si occupa di sensibilizzazione verso pratiche responsabili per l’Ambiente e la Comunità, a cominciare dal progetto di pulizia di tutto il percorso del fiume Sarca, dalla sorgente alla foce.

Il Vertical Velo scatterà alle 10 di domenica 26 settembre a poche centinaia di metri di distanza dal centro sportivo della Stivo, a Bolognano di Arco: sarà possibile iscriversi fino a poco prima dello start. Il Vertical Velo è inserito nel calendario trentino del Centro Sportivo Italiano, ente di promozione sportiva che al momento segue un protocollo organizzativo che non prevede richiesta di Certificazione Verde per partecipare ad eventi completamente all’aperto, come nel caso del Vertical Velo (www.verticalvelo.it).

Per chi è abituato ai Vertical nelle aree tipicamente montane va subito detto che si gareggia, è vero, nell’Alto Garda ma la gara è tosta: il Vertical Velo sarà una sfida mozzafiato lungo i mille metri di dislivello che separano la frazione arcense di Bolognano e il Monte Velo, con uno sviluppo di quattro chilometri e mezzo. Gli atleti saranno chiamati ad un impegno modulabile in base alle proprie capacità fisiche sul percorso che si snoda dal fondovalle altogardesano e a suon di pendenze mozzafiato, li avvicinerà progressivamente alla Val di Gresta, fino all’arrivo posizionato poche decine di metri a valle di Passo Santa Barbara. La coppia M2 (Mirandola – Morichelli) si è superata nelle fasi di preparazione scovando un percorso, in parte sinora inedito, capace di unire sostanzialmente tre tracciati di cui la parte finale costituisce la vera e propria novità. Grazie anche al fondo omogeneo. Tutto il tracciato è stato sistemato e pulito dagli organizzatori nelle ultime settimane.

Il C.O è stato anche in grado di tramutare in opportunità quello che inizialmente sembrava un handicap: il tracciato di gara interseca infatti per ben cinque volte la strada provinciale. Una sorta di eresia per i puristi ma che invece chiedendo agli atleti di correre su pochi metri di asfalto consentirà al pubblico si poter seguire le gesta dei propri beniamini accompagnandoli di fatto sino all’arrivo come in una sorta di stadio naturale. E ancora una volta – è stato detto a più voci durante la presentazione al Caffe Trentino – la Busa si conferma fucina di innovazioni nel mondo running internazionale pur mantenendo fermi gli aspetti tradizionali delle varie discipline. Con Vertical Velo si arricchisce e di fatto si completa l’offerta legata al mondo della corsa nel Garda Trentino dove annualmente si disputano competizioni in tutte le specialità outdoor: Maratona, Mezza Maratona, Trail, Sky e ora anche Vertical. Oltre alle gare su pista.

E poi gli organizzatori della Stivo Running se da un lato hanno pensato a dare delle connotazioni tecniche di alto profilo al loro gioiellino contemporaneamente hanno cercato di garantire la partecipazione ad un pubblico più esteso rispetto non limitandosi agli specialisti della disciplina: per questo il tempo massimo è stato fissato in tre ore. In sostanza chiunque abbia un minimo di prestanza fisica può tranquillamente prendervi parte e perché no gustarsi il ricchissimo panorama dell’Alto Garda con vista che spazia dal lago di Garda ai ghiacciai del Trentino occidentale, il Carè Alto e la Presanella.

L’idea di proporre un verticale nell’Alto Garda è maturata nella mente dei referenti della Stivo Running, la sezione dedicata alla corsa all’interno dell’ASD Stivo, storica società con sede a Bolognano che il prossimo anno festeggerà il secolo di vita con un appuntamento mondano legato all’alta gastronomia, come ha anticipato il presidente Baldessari.

Bolognano negli anni è stata tradizionale sede di una prova di corsa in montagna capace di entrare nel panorama della Coppa del Mondo proprio con l’ascesa al monte Velo: il Vertical Velo mantiene grosso modo le estremità, ma nel mezzo il percorso è completamente inedito, quasi costantemente orientato verso la linea di massima pendenza, su fondo compatto ed ideale per salire in tempi rapidissimi al cospetto del Monte Stivo.

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