Di Marco D’Aureli, di Banda del racconto
Anche il quinto appuntamento del progetto Ager (una iniziativa targata Sistema museale del lago di Bolsena) si è concluso con successo. Domenica 8 ottobre, sotto un sole a tratti abbacinante, Antonello Ricci di Banda del racconto e l’archeologo Fabio Rossi, direttore del locale museo della Preistoria della Tuscia, insieme con Sabrina Radicati, operatore museale, hanno guidato i partecipanti – molti dei quali ormai veri e propri aficionados – in una passeggiata/racconto tra piazza della Vittoria (che a Valentano molti chiamano ancora “dell’alberone”) e le sale del museo, annidate in seno alla splendida rocca Farnese. Punto di partenza: l’omaggio ai luoghi che furono set del film di Mario Monicelli “Il medico e lo stregone”, che fu in larga parte girato proprio a Valentano. A rievocare storie e immaginari di quel periodo, alcuni ospiti d’eccezione. Fra questi Stefano, figlio di Mario Maffei, aiuto regista di Monicelli. Ma anche Bruno Starnini e Isidoro Saraconi: quest’ultimo ancora ricorda l’arrivo della troupe cinematografica e le riprese come “una grande festa per il paese”. Infine la signora Diana Francia, la cui famiglia in quel periodo gestiva il ristorante dove andavano a mangiare sia Mastroianni che De Sica. Diana ha “scodellato” per il pubblico intervenuto un inedito ritratto dei due grandi attori seduti “a tavolino”. La passeggiata, dopo una intensa sosta nel chiostro e lungo la scala santa, si è conclusa nella sala che ospita le preziose tavolette enigmatiche, piccoli manufatti di terracotta sulla cui funzione gli archeologi stanno ancora cercando di far luce (un esemplare, rarissimo per il centro Italia, è stato rinvenuto proprio nel territorio di Valentano).

Domenica prossima, 15 ottobre, sempre in orario mattutino, sarà la volta del museo Archeologico di Farnese. Nessuno manchi. Divertimento assicurato.

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