Dopo Latera, Acquapendente, Cellere e Lubriano, il quinto appuntamento della serie è a Valentano (Museo della Preistoria della Tuscia). Una passeggiata/racconto tra piazza della Vittoria e il museo dal titolo: “Tra medico e stregone… Dalle tavolette enigmatiche al leggendario set del film di Mario Monicelli”.

Nel corso dell’evento itinerante (domenica 7 ottobre, ore 10 davanti la sede del museo) che si snoderà a partire dalla sede del museo stesso, Antonello Ricci intervisterà il direttore, l’archeologo Fabio Rossi. Per la regia di Pietro Benedetti, Banda del racconto porterà in scena il grande romanzo dell’archeologia e lo farà dialogare con un capitolo leggendario dell’immaginario cinematografico neorealista.

Il museo di Valentano, unico nel suo genere nell’ambito del Sistema museale del lago di Bolsena, è una realtà di impianto archeologico legato alla preistoria. Pensato per valorizzare reperti locali, in particolare quelli legati all’insediamento palafitticolo di Mezzano risalente all’età del bronzo, ha finito con l’estendere il proprio orizzonte di riferimento all’intera Tuscia. Il museo, inoltre, è ospitato all’interno di un antico e nobile edificio appartenuto alla famiglia Farnese. Questo fa sì che il percorso espositivo valorizzi non soltanto la collezione, ma anche il contenitore all’interno della quale essa è inserita. Il museo della Preistoria affaccia su piazza della Vittoria,negli anni Cinquanta set – assieme ad altri paesi della Tuscia – del film “Il medico e lo stregone” di Mario Monicelli, pellicola che restituisce, sotto certi punti di vista, e attraverso il filtro della poetica monicelliana, uno spaccato di vita della Valentano che fu.

Quinta tappa di “Ager”. Un progetto targato SIMULABO (Sistema museale del lago di Bolsena). Complice-ostetrica la Banda del racconto, i 13 musei del SIMULABO finalmente si raccontano. Per la prima volta i direttori della bella costellazione museale squadernata intorno al più grande lago vulcanico d’Europa si “confidano” pubblicamente: la loro formazione; la loro personale esperienza-idea di museo; i rapporti tra il museo da loro diretto e la comunità locale (ma anche il modo in cui la comunità vede-vive il proprio museo); la certezza condivisa della tensione a una pedagogia civile che scorre, come linfa vitale, a rinvigorire il Sistema stesso; peculiarità e vocazioni specifiche che connettono, con puntuale originalità,il museo da loro diretto alla realtà specifica dell’ager su cui il museo stesso fa perno: intorno ai singoli borghi, il territorio agricolo, boschivo, lacuale, il paesaggio ergologico delle comunità e quello storico-archeologico delle più antiche civiltà. Ma soprattutto infine – quale novello Aladino – ciascun direttore sfregherà, per noi di Banda del racconto, la sua lampada delle storie, rievocando dallo scrigno del suo museo, dalle profondità del tempo e dello spazio, una vicenda inedita e scordata. Da ciascuna storia, una passeggiata/racconto. Dalla raccolta delle passeggiate, infine, un libro (per i tipi di Davide Ghaleb Editore): una guida davvero sui generis,un virtuoso biglietto da visita (nuovo-nuovo di zecca) per il SIMULABO e il suo territorio. Un volume destinato alla curiosità dei turisti ma anche di noi “indigeni” alto laziali.

Ager è un progetto finanziato dalla Regione Lazio con L.R. 23 ottobre 2009, n. 26 – Disciplina delle iniziative regionali di promozione della conoscenza del patrimonio e delle attività culturali del Lazio (e successive modifiche).

AGER farà presto tappa nei musei di: Farnese (15 ottobre); Montefiascone (22 ottobre); Ischia di Castro (19 novembre) e Gradoli (26 novembre).

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