Azzurri come la nuovissima pista dello stadio San Paolo, lo stesso colore dei rinnovati seggiolini che offrono un colpo d’occhio suggestivo. L’atletica sbarca lunedì 8 luglio (fino a sabato 13) all’Universiade di Napoli, inaugurata ieri sera con la cerimonia d’apertura nell’impianto partenopeo, in un’edizione che cade a quasi quarant’anni dall’impresa di Pietro Mennea del 12 settembre 1979 a Città del Messico (il mitico 19.72 nei 200 metri) e che è dedicata proprio alla Freccia del Sud. Saranno 36 gli “universitari” italiani in gara, due in meno dei 38 convocati, per effetto delle rinunce del triplista Simone Forte e del mezzofondista Yassin Bouih, mentre Raphaela Lukudo è stata sostituita con Ylenia Vitale per 400 e 4×400. A due anni dalle sei medaglie ottenute nell’edizione 2017 a Taipei (ori per Irene Siragusa nei 200 e Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli), l’Italia si affida ad alcuni dei propri migliori atleti per raccogliere un bottino di prestigio, nella manifestazione che abbassa il limite di età da 28 a 25 anni (nati tra il 1994 e il 2001). In attesa delle entry lists che aiuteranno a delineare il valore degli avversari degli azzurri, si può passare in rassegna la squadra italiana nella quale spiccano i nomi di tre atlete che hanno già incassato il “visto” per i Mondiali di Doha: la futura veterinaria Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro) ha sfiorato domenica scorsa a La Chaux-de-Fonds il record italiano dei 100hs con 12.78, la studentessa di medicina Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) cerca la vittoria-bis dopo aver corso per due volte in un mese in 55.56 nei 400hs, e in attesa di laurearsi in criminologia Daisy Osakue (Fiamme Gialle) nella stagione dei college USA è diventata la seconda azzurra di sempre nel disco con 61,35.

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