Dopo il successo delle prime tre puntate, torna “Ager 2.0 – I direttori dei musei del Simulabo raccontano il territorio del lago di Bolsena” – Quarta puntata, sabato 21 settembre. Partenza alle 15.30 dalla necropoli di Centocamere (Grotte di Castro). Protagonisti i direttori dei musei di Grotte (Mariaflavia Marabottini) e Gradoli (Fulvio Ricci). Maestro di cerimonia Antonello Ricci. Ager 2.0 è un progetto di Simulabo (Sistema museale del lago di Bolsena) e Banda del racconto

Conclusa con successo anche la terza tappa di “Ager 2.0”. Domenica scorsa un cospicuo pubblico, fatto di affezionati e nuove “leve”, ha partecipato al trekking narrativo partito da Lubriano verso il monumento naturale “Balza di Seppie”. Sabato 21 settembre invece, quarto appuntamento con l’iniziativa promossa dal Sistema museale del lago di Bolsena e realizzato da Banda del racconto. Protagonisti il Museo “Civita” di Grotte di Castro e quello del costume farnesiano di Gradoli. L’iniziativa è gratuita. Al fianco dei responsabili scientifici delle due strutture, l’archeologa Mariaflavia Marabottini e lo storico dell’arte Fulvio Ricci, Antonello Ricci a raccordare approfondimenti tematico-scientifici e stimolare “pillole” narrative. Sarà il paesaggio stesso del lago di Bolsena il vero protagonista del trekking: tracce e simboli delle comunità umane e del potere inscritti sulla sua superficie dagli Etruschi prima, dai Farnese poi.
Ritrovo alle ore 15.30 alla necropoli di Centocamere (percorrere la strada strada statale 489 da Gradoli verso Bolsena, poi prendere la provinciale 48 direzione Pianezze). Rientro previsto per le ore 18.30 circa. Servizio navetta gratuito. Lunghezza dell’itinerario circa 5 km.

Ager 2.0” è un progetto finanziato dalla Regione Lazio ai sensi della L.R. 26/2009 riguardante la Disciplina delle iniziative regionali di promozione della conoscenza del patrimonio e delle attività culturali del Lazio. Info: 3913103629

Domenica 29 settembre, quinto e penultimo appuntamento della fortunata serie. Trekking periurbano, da porta a porta, sulle tracce di pellegrini, mercanti e viaggiatori, tutt’intorno alla città di Acquapendente.

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