Francesco Caremani

Un giornalismo sportivo di attualità ma lontano dal tamburo battente, dove il protagonista è l’argomento, non il personaggio né, meno che mai, il giornalista: è questa, in breve, la filosofia che permea The SpoRt Light – www.thesportlight.net –, nuova testata fondata dai giornalisti sportivi Francesco Caremani e Lorenzo Longhi, toscano classe 1969 il primo ed emiliano classe 1979 il secondo, entrambi con alle spalle una lunga serie di prestigiose collaborazioni.

Regolarmente registrata presso il Tribunale di Modena e in possesso di codice Issn, The SpoRt Light si avvale di un sito – www.thesportlight.net – corredato da una newsletter settimanale fruibili in abbonamento: il format prevede l’approfondimento di un tema monografico ogni sabato, mentre al martedì esce la rubrica Stielike e al giovedì sono i columnist della testata (tra cui Antonella Bellutti, oro olimpico ad Atlanta ’96 e Sidney 2000, Guglielmo De Feis, docente a Coverciano di Cultural Intelligence, e lo storico dello sport Nicola Sbetti) a impreziosire l’offerta con i loro contributi nello spazio denominato Tackle.

Il sabato, agli abbonati, arriva la newsletter che riassume tutto questo e introduce la monografia, il cuore di The SpoRt Light: tre pezzi attraverso i quali sviscerare l’argomento che si sono dati, argomenti che non seguono il flusso dell’attualità, ma la scansione di una riflessione sul movimento sportivo, nazionale e internazionale.

Tre i piani di abbonamento annuali proposti: base 30 euro, sostenitore 53 e finanziatore 72; offrendo per ognuno tutti i contenuti del sito più una serie di benefit per chi decide di fare parte della comunità di The SpoRt Light con maggiore entusiasmo.

Il direttore responsabile («ma solo per anzianità», spiega) è Francesco Caremani.

«Il giornalismo, questo giornalismo, non si fa per noi stessi, ma per i lettori e le lettrici, con i lettori e le lettrici. Abbonarsi a The SpoRt Light significa fare parte di una comunità che, nel concreto e non solo a suon di meme, desidera ragionare di sport in maniera diversa dalla ricerca del sensazionale, del pruriginoso e della polemica non costruttiva tipica di un certo giornalismo. Chi si abbona può interagire, suggerire temi, correggerci o darci ulteriori informazioni, in un feedback continuo che possa essere utile per tutti. Per noi che impariamo scrivendo, per i lettori che si informano leggendo», scrivono Caremani e Longhi nel manifesto.

Perché, come recita il loro motto: il giornalismo è una questione di scelte. Oggi più che mai.

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