Presentazione Progetto Sport e Cavallo come veicoli Sociali
Presentazione Progetto Sport e Cavallo come veicoli Sociali

Da un mese a questa parte, ogni venerdì mattina un gruppo di giovani romani diversamente abili o socialmente svantaggiati ha a disposizione presso l’Ippodromo Capannelle quanto necessario per svolgere attività a cavallo adattata ed integrata a titolo puramente gratuito sotto la guida di qualificati istruttori.

L’encomiabile iniziativa, denominata “Sport e Cavallo come veicoli sociali”, è stata realizzata da HippoGroup Roma-Capannelle, la società che gestisce l’impianto ippico comunale, e Rock In Roma, organizzatrice della rassegna di musica internazionale che ogni estate ha come palcoscenico il parterre dell’ippodromo.

La parte tecnica del progetto vede coinvolta l’ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane), l’Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal Coni precursore nel campo specifico nonché piattaforma di formazione accreditata presso la Regione per la formazione Socio Sanitaria in campo di terapie con gli animali, secondo le linee guida del Ministero della Sanità e verrà effettuata dalla scuola di equitazione che ha sede presso l’ippodromo.

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Il progetto bimestrale di attività a cavallo arricchisce il già ricco bouquet di attività e eventi collaterali, collegati al cavallo e non, che integra la primaria funzione dello storico impianto ippico romano. L’iniziativa, rivolta in primis alle scuole dei Municipi limitrofi l’ippodromo, è stata oggetto di una attenta programmazione.

Le attività hanno già avuto inizio accompagnate dal plauso delle famiglie e dei ragazzi stessi che, entusiasti dell’approccio al mondo del cavallo, hanno avuto il battesimo della vita di scuderia e qualcuno anche della sella.

Obiettivo principale del progetto, firmato in tandem da Hippogroup Capannelle e Rock In Roma, è quello di offrire ad atleti diversamente abili un percorso verso l’autonomia, la valorizzazione dell’individuo attraverso il potenziamento delle sue abilità residue, un percorso che comprenda occasioni di aggregazione e socializzazione e, soprattutto, una porta sul mondo dell’Equitazione come pratica sportiva adattata o come attività ludica.

Giovedì 8 dicembre, nella Club House dell’Ippodromo Capannelle, nel corso di una presentazione cui hanno partecipato oltre a rappresentanti dei media tutti ragazzi coinvolti, genitori, e operatori, gli organizzatori hanno fatto il punto sul progetto.

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Al tavolo dei relatori Elio Pautasso, DG di HiuppoGRoup Roma Capannelle, Sergio Giuliani, Amministratore Delegato di Rock in Roma, Emilio Minunzio, responsabile nazionale del settore Sport Equestri ASI e Chiara Minelli, curatrice del progetto e coordinatrice della parte tecnica dello stesso.

Elio Pautasso: “Un’esperienza importante che avevamo in cantiere da tempo e che conferma come sempre maggiore sia l’attenzione del nostro impianto verso il sociale. La collaborazione tra Rock in Roma e l’ippodromo Capannelle è ormai quasi trentennale. Abbiamo sempre trovato strade interessanti da percorrere insieme ma quest’ultima è la prima in cui siamo affiancati in un progetto che ha il cavallo al centro dell’attenzione. L’esperimento ci sta dando grande soddisfazione e posso sin d’ora confermare che almeno fino alla prossima estate abbiamo intenzione di proseguirlo, allargando di molto la forbice di due mesi previsti come iniziale verifica dell’iniziativa”.

Sergio Giuliani: “Da sempre, a fianco dell’attività di organizzatori di spettacoli, abbiamo investito in campagne per il sociale, anche qui all’ippodromo Capannelle. Dalla lotta contro la violenza sulle donne, in collaborazione con AIED; il progetto contro il bullismo “Lecosecambiano”, patrocinato dalla comunità europea; Race for the Cure, maratona organizzata dalla Susan G. Komen Italia, basata sul volontariato che opera dal 2000 nella lotta ai tumori al seno. La cosa che più mi ha entusiasmato di questo “Sport e Cavallo come veicoli sociali” è stato vedere la gioia dipinta sui volti dei ragazzi che ho incontrato all’ippodromo Capannelle. La sensazione palese è che il risultato stia dando ottimi frutti: la loro felicità ne è la conferma. Mentre ci godiamo il bilancio positivo di questo inizio del progetto equitazione, già stiamo lavorando per una analoga iniziativa da lanciare, sempre in ippodromo, per il rugby”.

Emilio Minunzio: “L’ASI è stato veramente onorato di venire coinvolto in questo progetto. La nostra organizzazione è da anni leader nel campo nel settore degli Sport Equestri, all’interno del quale, ha ideato e realizzato un intero comparto di Discipline Integrate (attività equestri rivolte a soggetti disabili e a soggetti normodotati). Presso l’ippodromo Capannelle promuoviamo già da un paio d’anni l’attività di un centro di equitazione per ragazzi e dei battesimi della sella che tanto successo riscuotono nelle giornate di maggiore affluenza di pubblico. Questo progetto è certamente nelle nostre corde ed ha raccolto grandi professionalità nella sua stesura e messa in opera.”

Chiara Minelli: “Abbiamo iniziato con dieci ragazzi per il debutto del progetto ma abbiamo tutte le possibilità di incrementare i numeri con l’arrivo di nuove risorse. L’appuntamento per il momento è stato una volta alla settimana con attività in scuderia e in sella. Il nostro è un approccio al cavallo che ha una connotazione prettamente sportiva tant’è che l’obiettivo è quello di riuscire a portare almeno alcuni dei nostri ragazzi in gare aperte a tutti. Il raggiungimento della piena autonomia è un risultato impagabile per ragazzi che hanno problematiche importanti come quelli con cui noi lavoriamo.”

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