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Il Coni da “Casa Italia” ha appena denunciato ritardi strutturali sulle finiture degli alloggi e degli impianti destinati ad accogliere i nostri atleti e l’intera spedizione azzurra, ma intanto l’allarme scattato ieri a Rio in vista dei prossimi Giochi olimpici (inaugurazione il 5 agosto) è ben più grave. Dopo l’inquinamento e i virus potenzialmente letali (la zanzara Zika), ora ci sarebbero anche dei cadaveri nella baia di Guanabara, la zona destinata alle gare di vela e di nuoto in acque libere. Nella baia di Guanabara vengono ancora scaricati quotidianamente milioni di liti di liquami organici e in più c’è stato il ritrovamento di carcasse di cani, gatti e perfino cadaveri umani, questi ultimi spesso frutto del regolamento dei conti tra bande rivali. La denuncia arriva da “Usa Today” che fa notare: «La promessa di costruire speciali depuratori è rimasta tale. Le acque sono pesantemente inquinate da una rete fognaria non di certo all’altezza di uno scenario olimpico». La realtà dei fatti è che la salute degli atleti è clamorosamente passata in secondo piano e ora potrebbe essere a forte rischio.

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