SuperNews ha intervistato Antonio Bongiovanni, presidente della Prisma Volley Taranto, squadra di pallavolo maschile di Serie A2 che in data 19 maggio ha conquistato la promozione in Superlega. Dopo aver battuto per 3 a 1 il Brescia, per la squadra pugliese è arrivato un traguardo prestigiosissimo, che mancava da ben 11 anni. Il numero uno del club tarantino ha svelato quale sia stato il valore aggiunto di questa società in questa stagione sportiva e ha raccontato ai nostri microfoni cosa significhi per la società, la squadra e i tifosi aver conquistato la massima serie di pallavolo.
La prossima stagione Taranto giocherà in Superlega dopo 11 anni. Si aspettava questo risultato arrivato con la vittoria per 3 a 1 contro Brescia?
Innanzitutto vorrei complimentarmi con Brescia, con la città e in particolare con la squadra, che ha lottato con intelligenza e passione per cercare di fare il proprio risultato. Per rispondere alla sua domanda: sì, in linea di massima, me l’aspettavo. Siamo abituati a programmare, ma bisogna anche ricordarsi che la vita è fatta di momenti, e programmare può portare i suoi frutti come no. In questo caso, i risultati sono arrivati.
Che valore ha questa promozione per la società, la squadra e la stessa città di Taranto?
È una grande gioia. Noi non facciamo sport per ragioni commerciali né per motivi politici. Da 42 anni lavoriamo con la nostra Prisma Volley, e facciamo pallavolo per passione, perché lo sport ci permette di rendere migliore la vita di tanti ragazzi meno fortunati: noi lavoriamo con tribunali e amministrazioni comunali, cerchiamo di dare stimoli e felicità a ragazzi che hanno famiglie problematiche alle spalle, magari assumendoli come raccattapalle, facendo loro praticare volley, facendoli quindi sentire parte della nostra realtà. Questo aspetto, magari, può sembrare banale e secondario, ma per noi è fondamentale: pratichiamo volley perché ci piace e perché ci permette di migliorare il “modus vivendi” di tanti ragazzi. Probabilmente prima non si capiva a pieno questa necessità, ma adesso, in questo momento particolare, i giovani hanno bisogno di rapporti non solo di carattere societario, ma anche e soprattutto di carattere umano. Non tutti gli atleti giocano nella squadra della città di appartenenza: per questo motivo, è necessario che i giocatori si sentano sempre “a casa”, che siano accolti in un ambiente “familiare”.
Qual è stato il fattore decisivo che ha contribuito a farvi fare il salto di categoria quest’anno? Qual è stato il valore aggiunto di questo gruppo?
Elisabetta Zelatore, vicepresidente della società, che, come tutte le donne intelligenti, ha qualche marcia in più rispetto agli uomini. Elisabetta è stato il valore aggiunto: si occupa dei contratti, del rapporto attraverso gli organi della società con gli atleti e le rispettive famiglie, si occupa davvero di tutto. Abbiamo uno staff importante dal punto di vista operativo, di cui fa parte anche il direttore sportivo Adi Lami, che si è unito a Prisma Volley nel mese di febbraio e che a noi è sembrata una persona perbene, precisa e competente. Sicuramente, oltre ad avere un solido staff e un solido gruppo, ini questa stagione c’è anche stata una componente di fortuna, ma Taranto ce l’ha fatta: ha portato il sud in alto.
Il 28 maggio è in programma la Supercoppa Del Monte. Sarebbe la ciliegina sulla torta di questa stagione. Obiettivo possibile contro Bergamo?
Speriamo che questa sua considerazione sia beneaugurale. Sì, noi desideriamo e speriamo di ottenere anche questo risultato, ma non per poter dire “ho vinto”, quanto per dare felicità ai tifosi, alla gente semplice, alle famiglie, ai giovani. Vogliamo regalare “raggi di sole” in un momento così buio, e mi auguro che attraverso lo sport, ma anche e soprattutto attraverso la politica, la nostra nazione e in particolare il sud, di cui sono un grande sostenitore, possa esprimere tutto ciò che è in grado di offrire.