È stata una stagione lunga, intensa ma ricca di importanti esperienze per un Marco Pellegrini che, rientrato nell’orbita del TCR Italy, era ben consapevole di doversi confrontare con una delle serie più ambite, a livello mondiale, per le vetture turismo.

Griglie infinite ed avversari provenienti da ogni parte del globo non hanno mai frenato lo spirito combattivo del pilota di Milano che, al volante dell’Audi RS3 LMS TCR di Pinetti Motorsport, ha mostrato un ottimo potenziale, a volte non concretizzato da qualche dettaglio da definire.

All’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, lo scorso fine settimana, la massima serie tricolore ha chiuso i propri battenti con l’unica punta del team di Colorno che si è messa in evidenza.

Una doppia sessione di libere per trovare la quadra del setup vedeva il meneghino chiudere in quattordicesima posizione assoluta, non troppo lontano dal passo dei migliori.

Come già visto in altre occasioni, nel corso della stagione, il principale tallone d’Achille si rivelava la qualifica del Sabato dove Pellegrini non riusciva a dare una delle sue zampate.

La diciottesima prestazione lasciava già presagire due gare da vivere in piena rimonta.

“Non abbiamo performato bene in qualifica” – racconta Andrea Belicchi (coach Pinetti Motorsport) – “perchè abbiamo un problema che è quello di non riuscire a sfruttare al meglio le gomme nuove. In una gabbia di leoni, come è il TCR Italy di queste ultime stagioni, partire indietro pregiudica il weekend di gara perchè, essendo in tanti al via, è impossibile riuscire a mettere insieme rimonte in grado di portarti fino alla zona podio. Bisogna lavorare su questo.”

Nonostante una posizione scomoda Pellegrini metteva in campo due gare di elevato spessore, riuscendo a recuperare ben otto posizioni per presentarsi alla bandiera a scacchi, sia nella gara 1 del Sabato e che in gara 2 alla Domenica, firmando la decima piazza nella generale.

Due top ten che si sono tradotte nel gradino più basso del podio nella serie TCR Master, al quale aggiungere una più che positiva sedicesima piazza assoluta in una griglia che, guardando al solo round conclusivo di Imola, vedeva ai nastri di partenza trentatré vetture.

“Pellegrini ha messo insieme due gare bellissime” – aggiunge Belicchi – “ed è stato bravo ad evitare difficoltà e contatti che, stando a centro gruppo, sono all’ordine del giorno qui. Il suo passo gara, verso la fine di entrambe le sfide, era in linea con i primi dell’assoluta. Sono sincero, speravo in una puntatina tra i primi cinque della generale, nel corso dell’annata, ma non ci siamo riusciti. La mancanza di prestazione in qualifica ci ha reso la vita complicata. Lui ha guidato molto bene, non ha commesso particolari errori nella serie TCR con il livello più elevato al mondo. Il team è cresciuto assieme a lui, essendo alla prima esperienza in questo campionato, e sono certo che, nel caso si decidesse di ripetere l’esperienza nel 2024, potremo partire da una base nettamente migliore ed essere protagonisti ancora più in alto nella serie.”

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