Tokyo (JPN) 28-08-2021 Paralimpiadi Tokyo 2020 LPA04323 copia.jpg foto di Luca Pagliaricci / Bizzi Team / Cip

Si è chiusa con un argento e un bronzo, per l’Italia, la prima giornata di gare di triathlon ai Giochi Paralimpici estivi Tokyo 2020. All’Odaiba Marine Park ci pensano Veronica Yoko Plebani, Anna Barbaro e la sua guida Charlotte Bonin a regalare le prime soddisfazioni di una giornata ricca di appuntamenti. Il primo podio, in ordine di tempo, arriva grazie alla prova di Veronica Yoko Plebani, bronzo nella PTS2 femminile. La lombarda ha fatto registrare il tempo complessivo di 1:15.55, crono che le è valso il terzo gradino del podio. Meglio di lei hanno fatto le statunitensi Allysa Seely (1:14.03) e Halley Danz (1:14.58). Per l’Italia si tratta della quattordicesima medaglia a questi Giochi, per il movimento del paratriathlon la terza della storia dopo le due ottenute a Rio nel 2016.

“Una medaglia che arriva al termine di una preparazione lunga, complicata, con tanti stop dovuti alla mia condizione e un po’ alla situazione mondiale – ha commentato Veronica Yoko Plebani – sono contenta perchè ho fatto un percorso sempre in crescita, anche quando mi sono fermata poi sono riuscita a recuperare. Sono felice di aver superato atlete che non ero mai riuscita a battere – ha aggiunto – E’ stata una gara durissima, dove ho fatto il contrario di quello che mi aspettavo. Nel nuoto pensavo di uscire molto dietro e invece è andata benissimo, mentre nella bici ho un po’ faticato e poi ho tenuto botta. Quante volte ho sognato questo rettilineo – ha ammesso – così, quando ho visto la bandiera, sono scoppiata”.

Subito ci hanno pensato Anna Barbaro e la sua guida Charlotte Bonin ad arricchire il medagliere. Nella PTVI femminile, le azzurre chiudono in 1:11.11, 3.56 di ritardo dalle vincitrici della gara, le spagnole Susana Rodriguez e Sara Loher (1:07.15). Terzo posto per le francesi Annouck Curzillat e Celine Bousrez (1:11.45).

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foto di Luca Pagliaricci / Bizzi Team / Cip

“L’argento lo abbiamo costruito soprattutto nella frazione di corsa – ha raccontato Anna Barbaro – le altre atlete non hanno resistito al caldo e hanno cominciato a cedere. Charlotte è stata brava a dirmi di gestire la corsa, anche perchè le spagnole erano molto avanti. Anche nel nuoto e nella bici siamo state brave a rimanere agganciate – le ha fatto eco la Bonin – ma la corsa è stata la ciliegina sulla corsa”. Tante le dediche per questo risultato, dalla sua famiglia al suo fidanzato, dal cane che è sempre con lei, ma anche il suo paese in provincia di Reggio Calabria.

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