È arrivato il momento atteso una stagione. La sfida decisiva che decreterà un solo vincitore, una sola squadra che volerà nell’Olimpo della pallanuoto nazionale. È tempo di finale playoff. Domani allo Stadio del Nuoto di Monterotondo “Paolo Roghi” alle ore 19.00 si svolgerà gara 1 di finale playoff contro la Reale Mutua Torino 81 Iren (gara 2 in programma in Piemonte sabato 3). Un confronto che metterà in palio la promozione nella massima serie. E dopo la delusione dello scorso anno con la sconfitta ai rigori, la Roma Vis Nova si ripresenta all’appuntamento più carica, vogliosa e determinata che mai. Una sola sconfitta in stagione a Firenze, la miglior difesa e il miglior attacco della serie A2. Un cammino perfetto, in semifinale ha eliminato Sori e vuole superare anche l’ultimo ostacolo. I leoni vogliono cancellare il passato e tornare nella massima serie dopo sei stagioni. E sarà contro Torino, una società che vuoi o non vuoi è nel destino della società di Ferraro, incontrata più volte tra finali playout e playoff come la passata stagione, ma in quella circostanza la Roma Vis Nova eliminò in semifinale Torino. Ma questa è un’altra storia e un’altra sfida. Il pensiero del capitano Mattia Antonucci: “In questi giorni abbiamo analizzato Torino e lavorato sulla parte tattica, ma diciamo che ci conosciamo molto bene, non abbiamo fatto niente di straordinario. Dobbiamo cercare di mettere le giuste energie per concretizzare gli sforzi dell’anno. Giocheremo con testa e cuore, solo la voglia di vincere prevarrà in questa finale. Chi avrà più forza, voglia, determinazione vincerà e noi siamo pronti. Loro sono una squadra completa, hanno ottimi giocatori in tutti i ruoli, mi aspetto una gara combattuta dall’inizio alla fine. Non pensiamo alla loro stanchezza, perché si vincerà con la testa e non con il fisico. Saranno i dettagli a fare la differenza. Il fattore campo sarà fondamentale, in casa siamo imbattuti ed è un vantaggio giocare con il pubblico amico. Dal punto di vista tattico la gara ruoterà molto sul centroboa e sull’uomo in più”.

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