Un nuovo caso di doping, l’Usada, l’agenzia antidoping statunitense, sospende per 14 mesi Ryan Lochte. Il nuotatore olimpionico statunitense, sei volte medaglia d’oro ai Giochi, si era sottoposto lo scorso maggio a una trasfusione, oggi giudicata illegale. Pur non avendo assunto sostanze proibite, Lochte, 33 anni, ha avuto accesso a un tipo di procedimento consentito solo a fini terapeutici e nel corso di una ospedalizzazione. Pur dovendo rinunciare ai campionati mondiali di nuoto del 2019, Lochte guarda in ogni cso all’Olimpiade di Tokyo del 2020. Intanto la Wada (Agenzia antidoping mondiale) ha fatto sapere che nel 2017 ha battuto un nuovo record raggiungendo i 322.050 test, più 7,1% per cento rispetto ai 300.565 del 2016. I casi positivi, tuttavia, sono passati da 4.822 nel 2016 a 4.596 nel 2017.
