Carlo Pedersoli
Carlo Pedersoli

La morte di Carlo Pedersoli è come un pugno allo stomaco e somiglia tanto a quei suoi cazzotti finti che davanti la macchina da presa sembravano tanto veri quanto potenti. Bud Spencer ha vissuto di certo per lo meno due vite, la prima da atleta, l’altra da attore, ed è stato personaggio amato da intere generazioni di italiani, da chi amava lo sport e lo conobbe come nuotatore e da chi l’ha seguito al cinema come personaggio dal cuore d’oro e dal fisico statuario. Nato a Napoli nel 1930, a vent’anni fu il primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 stile libero (59″5), fu venti volte campione nazionale (stile, rana e farfalla) e partecipò a due Olimpiadi (Helsinki 1952 e Melbourne 1956); e per non farsi mancare nulla fu anche azzurro di pallanuoto, e non disdegnò rugby e pugilato. E pure il football americano. Protagonista di centotrenta film, è stato sceneggiatore, produttore cinematografico, e anche pilota di aerei ed elicotteri. Ma soprattutto viene ricordato per essere stato il “gemello diverso” di Terence Hill, insieme al quale divenne re dei western all’italiana, pellicole amate ovunque e che nel tempo sono diventate un classico della cinematografia italiana. Suonava sassofono e pianoforte, fu scrittore di romanzi (l’ultimo, il quarto, è stato “Mangio ergo sum”) e in Germania, dove era popolare forse tanto quanto in Italia, gli hanno dedicato anche una piscina. A Schwäbisch Gmund, nel 1951, durante un bilaterale Germania-Italia vinse i 100 metri stile libero e fu il primo nuotatore in assoluto sul suolo tedesco a nuotare la distanza in meno di un minuto.