Il recente fatto accaduto la sera del 23 giugno in Trentino sul Monte Peller con il ferimento di due persone in conseguenza dell’attacco da parte di un orso, ripropone la questione della corretta frequentazione dell’ambito montano.

L’orso, notoriamente elusivo, attua comportamenti aggressivi in conseguenza di situazioni dallo stesso percepite come pericoli.

In Trentino, dove l’orso è ritornato ad avere consistenze evidenti a seguito anche di un programma di traslocazioni dalla Slovenia sostenuto da vari enti e istituzioni, è stato da tempo messo in campo un articolato programma di gestione della specie (PACOBACE) che prevede una serie di interventi proporzionati e consequenziali allo scopo di gestire individui definiti problematici che manifestino comportamenti confidenti nei confronti dell’uomo.

La progressività di questi interventi si basa su solide motivazioni tecnico-scientifiche e ha come obbiettivo quello di mettere in atto soluzioni direttamente correlate all’evento.

Nel caso di specie, l’immediata decisione assunta dalla Presidenza della Provincia Autonoma di Trento di autorizzare l’abbattimento dell’orso in questione sottendendo motivazioni di ordine pubblico, appare non in linea con il piano di gestione anche perché di quest’orso non si conosce ne il sesso, ne la localizzazione territoriale e neppure l’identificazione genetica.

Il Club Alpino Italiano, con il supporto tecnico del proprio “Gruppo Grandi Carnivori”, auspica pertanto un approccio metodologico e di sistema alla gestione delle pur sempre possibili interazioni tra Uomo e Grandi Carnivori, affiancando in parallelo adeguate e diffuse campagne informative e di sensibilizzazione dei cittadini e dei fruitori della montagna.

Pertanto il Club Alpino Italiano chiede al Ministro dell’Ambiente di esprimersi nel merito per quanto di diretta competenza e alla Presidenza della Provincia di Trento di valutare le possibili e praticabili soluzioni alternative all’abbattimento procedendo con gradualità e metodo, nella convinzione che l’obbiettivo della convivenza tra Uomo e Grandi Carnivori sia la soluzione più coerente da perseguire.

Il Presidente generale
Vincenzo Torti

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