Nel giorno di congedo dell’atletica leggera dal Mondiale di Nymburk e Mladá Boleslav, la Nazionale FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) conquista altre 12 medaglie. Il totale arriva così a 31, che potrebbe anche aumentare grazie al tennistavolo.
I pongisti, già nella giornata odierna, hanno avuto modo di portare in dote altre due medaglie nel doppio misto: l’argento di Asaro-Ingrao e il bronzo di Giomo-Abate.
Dall’atletica leggera, invece, arrivano 8 ori e 2 argenti. Giulia Pertile, dopo aver vinto martedì i 1500 marcia, si laurea campionessa del mondo anche sulla distanza degli 800 (con il tempo di 6:22.25). Stesso percorso, al maschile, per Stefano Lucato: oro nei 1500 e oro anche negli 800. Dietro Lucato (5:00.99), l’altro italiano Nando D’Agostino. Piovono medaglie anche dalla pedana: Daniel Gerini è il campione del mondo nel lancio del disco (29,20). Il marchigiano si aggiudica, senza discussioni, il duello con l’australiano Andre Rivett (23,45). Completa il podio il messicano Sanchez (20,36).
Nicole Orlando, seppur in condizioni non ottimali, sfodera una grande grinta e lancia il disco a 13,85, trovando il massimo possibile ovvero un argento. Irraggiungibile la messicana Sanjuanita Vargas, con il suo 18,79. Terzo posto per la polacca Szymanska (13,51).


I 200 parlano solo italiano: Chiara Zeni si aggiudica quelli femminili con il tempo di 32.75, dopo un testa a testa con la messicana Mosqueda (32.86). Quarto posto con rimpianto per Elisa Zendri, autrice di una buonissima gara (37.03) ma fuori dal podio per soli 4 centesimi, che premiano con il bronzo la messicana Pelayo. Nei 200 metri mosaico femminili, nemmeno a dirlo, vince Chiara Statzu. L’atleta sarda realizza così una splendida tripletta, nella quale spiccano anche gli ori nei 400 e negli 800 metri.
Andrea Piacentini, invece, è il re dei 200 maschili grazie al tempo di 29.38, che gli permette di precedere i messicani Aviles (29.68) e Lamas (30.19). Gli altri italiani in finale, Mancioli e Capitani, chiudono rispettivamente al quinto e al sesto posto.
Non poteva mancare, infine, un nuovo record del mondo. Lo realizza la staffetta maschile 4×400 composta da Mancioli, Piacentini, Giannini e Capitani. Gli Azzurri chiudono con un incredibile 5:06.18, andando a demolire un primato che resisteva addirittura dal 2013 (5:12.12 sempre a firma italiana). Non arriva il record mondiale, ma è oro anche per la staffetta 4×400 femminile con Pertile, Orlando, Zendri e Zeni (7:09.98).

I protagonisti dell’atletica leggera salutano così il Mondiale con un bottino di 27 medaglie, 4 record del mondo e un record europeo. Restano invece in gara i quattro pongisti che, dopo la sosta del venerdì in cui è previsto il social programme, torneranno in corsa per ulteriori medaglie.

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