Ganna
Ganna come Coppi e Moser

Un’impresa straordinaria. Filippo Ganna ha vinto la medaglia d’oro nell’inseguimento individuale ai Mondiali di ciclismo su pista in corso a Londra. L’azzurro ha coronato una giornata fantastica battendo nella finale per l’oro il tedesco Domenic Weinstein, con il tempo di 4’16″141, al termine di una rimonta sensazionale che gli ha consentito prima di recuperare lo svantaggio iniziale e poi di staccare il rivale, che ha chiuso in 4’18″275.

Il diciannovenne di Verbania, in mattinata, aveva percorso i 4 km di gara con il tempo di 4’16″127, nuovo primato italiano, ben sotto ai 4’19″699 che aveva fatto registrare venti anni fa Andrea Colinelli, ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996. L’ultimo oro iridato azzurro risaliva al 1997 con Silvio Martinello nella corsa a punti. Era stato invece Moser l’ultimo italiano a trionfare nella stessa specialità 40 anni fa, nel 1976, a Monteroni di Lecce. Impresa che era riuscita anche all’indimenticato Fausto Coppi nel 1947 e 1949. Ganna (nella foto tratta dal sito ufficiale del Mondiale londinese) è il sesto azzurro a vincere il Mondiale nell’inseguimento. Un risultato che probabilmente in molti non pensavano possibile in così poco tempo per questo ragazzo che ha il nonno, Ambrogio, originario di Varese come Luigi Ganna, celebre per aver vinto il primo Giro d’Italia nel 1909.

ganna premiazioneNella finalina per il bronzo a prevalere, in una lotta tutta britannica con Owain Doull, è stato, invece, Andrew Tennant.

inseguimento femminile 2016Ma sulla pista londinese ‘volano’ anche le azzurre. Con il tempo di 4’26”162, infatti, Simona Frapporti, Tatiana Guderzo, Francesca Pattaro e Silvia Valsecchi hanno stabilito un altro record italiano, nell’inseguimento a squadre femminile, migliorando di un secondo il tempo ottenuto lo scorso anno nella prova di Coppa del Mondo in Messico con la Falconieri al posto della Pattaro (foto FCI).

La performance sfornata nella sfida contro la Polonia (4’29”166) migliora di oltre tre secondi e mezzo il tempo delle qualifiche e ha proiettato l’Italia nella finale 5°-6° posto vinta però dall’Australia, una delle nazioni guida della specialità olimpica. Come da previsioni, quindi, le azurre già qualificate per Rio2016, hanno chiuso al sesto posto. Il titolo, invece, è andato alle superfavorite ragazze statunitensi.  (fonte Coni)

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