In esclusiva ai microfoni di News.Superscommesse.it è intervenuto Massimo Rastelli. L’allenatore ed ex calciatore in carriera ha indossato, tra le altre, le maglie di Lucchese, Piacenza, Napoli, Reggina, Como e Avellino. Tra le esperienze in panchina, invece, da ricordare le promozioni ottenute con la Juve Stabia in Serie C1 nel 2010, con l’Avellino in Serie B nel 2013 e con il Cagliari in Serie A nel 2016. In quest’intervista la sua opinione su un ipotetico futuro di Pioli sulla panchina del Napoli e sullo scudetto vinto dall’Inter.

Il Napoli, ottavo in classifica, rischia di non partecipare alle coppe europee: cosa ne pensi della debacle azzurra nella stagione in corso?
“L’anno scorso il Napoli è riuscito a performare oltre il possibile in tutti i suoi elementi, si era creata una chimica unica. (…) A mio parere, nel rendimento negativo di questa stagione, hanno pesato tanto la partenza di Spalletti e quella di Giuntoli direzione Juve, anche più dell’addio di singoli calciatori come Kim. (…) Gli ostacoli iniziali hanno frustrato ancora di più il gruppo, che poi non è riuscito a ritrovare la giusta strada. Con i cambi in panchina gli azzurri hanno cercato di trovare il bandolo della matassa, ma così non è stato. Il fatto che la squadra che ha vinto lo scudetto lo scorso anno rischi di non partecipare alle coppe europee è davvero clamoroso. Tra l’annata passata e quella attuale c’è una differenza abissale. Magari non rivinci il campionato, ma si poteva fare meglio. Finire quasi a metà classifica è un disastro”.

Stefano Pioli sarebbe tra i candidati per la panchina del Napoli in vista della prossima stagione, è l’uomo giusto da cui ripartire?
“Pioli ha dimostrato in qualsiasi squadra abbia allenato di saper incidere tanto in positivo, soprattutto nel periodo iniziale. Lo ha fatto alla Fiorentina, come anche alla Lazio, all’Inter e al Milan. Per la nuova stagione è importante centrare il profilo giusto per la panchina, soprattutto in vista della costruzione di quello che sarà il nuovo Napoli in concerto con il direttore sportivo e le intenzioni del presidente. (…) Inevitabilmente qualcuno andrà via, ma con quattro-cinque nuovi elementi il Napoli può diventare di nuovo competitivo e giocarsi lo scudetto assieme alle altre big”.

L’Inter ha vinto lo scudetto con cinque giornate d’anticipo, si aspettava un campionato del genere da parte dei nerazzurri? È stata una rivincita per Simone Inzaghi?
“L’Inter come organico è la squadra più forte da quattro anni a questa parte e forse avrebbe dovuto vincere anche qualche scudetto in più. Arrivare dopo Conte non è stato facile per Inzaghi, un periodo di adattamento è stato necessario e fisiologico. La società ha sempre fatto quadrato attorno all’allenatore, anche nei momenti negativi, e oggi si raccolgono i frutti di quanto seminato. (…) L’Inter ha vinto meritatamente e ha gettato le basi per vincere ancora nei prossimi anni. I numeri dei nerazzurri sono impressionanti, a conferma del fatto che non conta il modulo adottato ma la mentalità che si dà alla squadra. Merito di Inzaghi che è riuscito a inculcare le proprie idee e a creare ogni anno meccanismi diversi per far sì che questa squadra sia sempre meno riconoscibile per gli avversari”.

 

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