Tornano in scena venerdi sera alle 21 i Maritozzi – al secolo Antonello Ricci, Alessandro Tozzi e Massimiliano Morelli – stavolta per raccontare la Lazio dei meno nove, ovvero quella squadra che trent’anni fa ribaltò un campionato cominciato a handicap e chiuso con spareggi per evitare la serie C tanto melodrammatici quanto esaltanti. Il trio di autori e protagonisti – il loro è un reading teatrale – torna a recitare all’Eat di Viterbo per la seconda volta, dopo il successo per certi versi inatteso registrato nello stesso scenario a dicembre con “Andiamo, Chinaglia, andiamo!”, proposto fra le altre cose nel 2015 in un tour che li ha visti protagonisti a Roma e nel reatino, oltre che nel viterbese. Nati grazie all’idea matta di portare in scena il calcio che fu, i Maritozzi debuttarono a Caffeina nel 2012 con “Italia-Brasile ’82 e le altre” (presente in platea Paolo Rossi, visibilmente colpito al termine della performance per come era stato raccontato quell’arcinoto mundial spagnolo) e poi hanno proseguito a divertirsi e divertire con racconti che non descrivono solo un football ormai datato, ma anche soprattutto un Paese, l’Italia, cambiato al punto che la frase “si stava meglio quando si stava peggio” s’è oggi trasformata in una realtà fin troppo veritiera.