È il ritorno nella 20 km dopo quasi due anni. Domenica mattina a Grottaglie (Taranto) è prevista una nuova tappa della stagione di Eleonora Giorgi, sulla distanza che la vedrà impegnata alle Olimpiadi di Tokyo. La marciatrice delle Fiamme Azzurre, bronzo mondiale a Doha e primatista europea della 50 km, si ripresenta nella “venti”, specialità di cui detiene il primato italiano (1h26:17 a Murcia nel 2015) e unica distanza al femminile inserita nel programma olimpico in Giappone. La lombarda sarà sulle strade pugliesi in occasione dei Campionati italiani assoluti e promesse della 20 km di marcia che come sempre si disputano in memoria di Anna Rita Sidoti: “Ho avuto il piacere di conoscerla di persona – le parole della Giorgi – l’ho ammirata tantissimo, è stata d’ispirazione come atleta e come donna”.

Start alle ore 9.30 nella mattinata di domenica 7 marzo. L’azzurra manca su questa distanza dal 6 aprile 2019, il giorno della vittoria nel match internazionale di Podebrady con il tempo di 1h27:46. Dopodiché si è dedicata soprattutto alla ‘cinquanta’, con risultati altisonanti (il bronzo iridato, il primato europeo di 4h04:50), e alla 35 km, inserita nel programma mondiale di Eugene 2022. “In questo periodo non è facile programmare – spiega Giorgi – c’era l’intenzione di gareggiare nelle classiche di Dudince in marzo e a Rio Maior in aprile, ma tra viaggi complicati e rischi di quarantene, abbiamo preferito essere prudenti ed evitare di dover restare senza gare fino a maggio: rimanere in Italia è più sicuro e quindi Grottaglie è un’ottima occasione”.

Nelle ultime settimane, dopo il debutto stagionale di Ostia nella 35 km coinciso con il successo tricolore in 3h00:21, ha preparato in maniera minuziosa la 20 km, che in carriera le ha riservato gioie e dolori: “Ho ridotto il chilometraggio e impostato ritmi più veloci – prosegue – ho quindi evitato i ‘lunghissimi’ ma mi sono concentrata su una carrellata di 25 km, ne ho fatte sette negli ultimi venti giorni. Domenica potrebbe essere l’unica gara sulla 20 km prima dei Giochi di Tokyo, considerato che agli Europei a squadre di Podebrady in maggio dovrei cimentarmi di nuovo sulla 35 km. Ecco perché in chiave Olimpiadi voglio ritrovare le sensazioni sulla ‘venti’: non penso di valere al momento un tempo da record italiano, però vorrei certamente un buon crono. E sono sicura che uscirà una bella gara considerato che altre ragazze cercheranno il minimo olimpico (1h31:00, ndr)”.