Si è concluso a Viterbo, nel carcere di Mammagialla, il progetto “Lo sport entra nelle carceri” promosso da Coni Lazio e Regione Lazio all’interno del protocollo d’intesa “CONI e Regione, compagni di sport”. L’atto finale si è chiuso con un triangolare di calcio a cui hanno preso parte due formazioni di detenuti guidate dalla panchina da Massimo Baggiani che ha curato la parte tecnica dell’iniziativa per quattro mesi, una rappresentativa della Smam (Scuola marescialli aeronautica militare) di Viterbo che gazie al Colonello Sandro Cascino si è resa disponibile. Le gare sono state dirette da arbitri messi a disposizione dell’Aia di Viterbo diretta dal presidente Luigi Gasbarri.

La realizzazione del progetto si è potuta concretizzare per la stretta collaborazione con la Direttrice della Casa Circondariale di Viterbo, dottoressa Anna Maria Dello Preite, del commissario Daniele Bologna comandante del carcere, della dottoressa Natalina Fanti responsabile area trattamentale e della delegazione del Coni di Viterbo rappresentata da Ugo Baldi e Adriano Ruggero. Al termine della manifestazione sono stati premiati i partecipanti con coppe, medaglie e diplomi.

“Quella della rieducazione attraverso lo sport è una sfida impegnativa – ha detto il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola – e passa attraverso questi progetti che mirano al potenziamento dell’autostima, allo sviluppo del potenziale personale, e al recupero di quei valori come la legalità, la lealtà e la cooperazione. Lo sport come sempre è uno degli strumenti più potenti per evolvere e diventare persone migliori, e grazie al protocollo d’intesa con la Regione Lazio da cinque anni sosteniamo gli istituti penitenziari nel loro lavoro di riabilitazione dei detenuti”.

Al termine della giornata, ai detenuti è stato consegnato da parte delle società di calcio di Civita Castellana, Flaminia e Jfc, del materiale sportivo utile per l’attività quotidiana.

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