Antonio Conte non ride manco dopo aver vinto il derby, e quando i cronisti gli chiedono se quella della sua squadra sia la fuga giusta per arrivare allo scudetto risponde che “il campionato è ancora lungo”. Lungo come il muso di Ibrahimovic, quando è uscito dal campo, a testa bassa, senza schernire Lukaku, che si sarà fatto crasse risate. La giornata è cominciata di venerdi, col successo rotondo della Fiorentina sullo Spezia e con l’ennesima sconfitta del Cagliari, che sale sul treno che porta in serie B senza Eusebio Di Francesco, esonerato. Al suo posto arriva Leonardo Semplici, che è attrezzato per far giocare bene le sue squadre ma non ancora per i miracoli. Vince la Lazio, di misura, contro la Sampdoria che, allenata dal testaccino Claudio Ranieri, si dimostra sempre osso duro per chiunque. Non segna Immobile, e questa è una notizia da prima pagina. Pareggiano il Verona a Genova e il Bologna in casa del Sassuolo, mentre il Parma pare la fotocopia del Cagliari e si fa recuperare due gol dall’Udinese. In Atalanta-Napoli si fa espellere Gasperini, allenatore stile Mourinho, ovviamente per carattere, ma la sua squadra vince comunque, risultato finale 4 a 2, al cospetto dell’undici di Rino Gattuso, cui mancano elementi importanti in ogni reparto. Reti bianche infine a Benevento per la Roma, con gli uomini di Fonseca che non riescono ad avere la meglio sui campani, che hanno chiuso la gara in inferiorità numerica per l’espulsione di Glik. I giallorossi perdono un’occasione più unica che rara di avvicinarsi al Milan in vista del match di domenica prossima all’Olimpico. Finale di commozione con l’abbraccio ideale alla famiglia di Mauro Bellugi, morto di Covid, e ad Andrea Cossu, ex fantasista del Cagliari coinvolto in un grave incidente stradale.

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