di Efisio Collu
Comunque è un campionato strano, Juventus a parte. Perché deludono le antagoniste della Vecchia Signora, a partire dall’Inter, che prende schiaffi anche dal neoprosso Parma, roba che se lo racconti in giro rischi di non essere creduto. La corazzata nerazzurra barcolla e pare molto quel Titanic squarciato da un iceberg mentre Leonardo Di Caprio muore nelle acque gelide d’un oceano nel quale rischia d’affondare anche la Roma. I giallorossi rischiano la figuraccia col Chievo, fanalino di coda che rimonta due gol nell’Olimpico giallorosso e rischia perfino di vincere con il gol della vita del furetto Giaccherini. Povero Di Francesco, che nella giornata beffarda per la sua amata squadra con sede a Trigoria vede pure il suo pargolo beccarsi uno sputo in faccia da uno juventino nella sfida persa di misura dal Sassuolo nel d day di Cristiano Ronaldo.
Vince di misura il Napoli, fa altrettanto la Lazio, che va a scartamento ridotto ma che col minimo sforzo sbanca Empoli, che ben aveva figurato all’alba del campionato. Parolo-gol e un paio di pali, Immobile ancora lontano parente del capocannoniere dello scorso campionato, ma intanto a quota 6 i laziali sono sopra la Roma. Che è stata agganciata pure dal Cagliari, squadra che nella Sardegna Arena ha fatto vedere i sorci verdi al Milan, salvato da Higuain e dal palo colpito da Barella coi cagliaritani già in vantaggio. Il Toro si lamenta del Var dopo il pareggio con l’Udinese, il Frosinone già vede le streghe dopo il 5-0 patito al Benito Stirpe contro la Sampdoria. Che restituisce smalto a Defrel, bistrattato nella capitale e rivitalizzato dalla cura Giampaolo, visto che è già capocannoniere. Male pure il Bologna, sconfitto a Genova, bene ma davvero bene invece Marco Borriello. Ha promesso che cambierà vita. Vuole diventare papà. Addio discoteche. Ecco, se avete una ventina di minuti, vi racconto pure quella di Cappuccetto Rosso…
