Le donne del calcio italiano restano delle dilettanti. Non è un’opinione, ma purtroppo la decisione della Corte Federale d’Appello, che ha riportato dalla Figc alla Lega Dilettanti i campionati di Serie A e B del calcio femminile. Si continua dunque nel solco di una tradizione statica per non dire immobilista. E questo nonostante le società, a partire dalle grandi stiano investendo risorse importanti sul settore femminile. Come dimostra la Juventus che alla prima stagione in cui ha avuto una squadra femminile ha anche conquistato subito il primo scudetto di categoria. La Juve peraltro è l’unica delle grandi che ha fatto domanda per le seconde squadre maschili. Due grandi riforme che sembrano ancora premature o incomprese dal calcio nostrano.

Sul tema il sito ufficiale della Juventus ha pubblicato un comunicato dei club del calcio femminile in relazione alla sentenza della Corte Federale d’Appello del 26 luglio.
“I Club di Serie A e Serie B, le Calciatrici e gli Allenatori/Allenatrici del Calcio Femminile prendono atto della sentenza della Corte Federale d’Appello del 26 luglio u.s. che ha annullato la delibera del Commissario Straordinario della FIGC del 3 maggio 2018, con la quale veniva inquadrata, all’interno dell’organizzazione della stessa FIGC, la Divisione Calcio Femminile con attribuzione a quest’ultima dell’organizzazione dei relativi Campionati di Serie A e Serie B. In attesa di conoscere le motivazioni di detta sentenza, riservandoci di incontrarci congiuntamente al più presto per valutare ogni possibile azione nell’interesse collettivo del Calcio Femminile in Italia, non possiamo non manifestare il nostro disappunto per quello che, a nostro avviso, appare un brusco arresto dello sviluppo dell’intero sistema, soprattutto alla luce dell’interesse già dimostrato in diverse sedi dalle stesse Società, dalle Calciatrici e dagli Allenatori e Allenatrici, le quali hanno individuato nella Divisione Calcio Femminile della FIGC il miglior veicolo per avvicinarsi ai benchmark internazionali di riferimento nel momento in cui è evidente, anche in virtù degli ultimi importanti risultati sportivi, la rapida crescita del movimento, a beneficio di tutte le componenti coinvolte”.

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