«Il governo italiano agisca senza ulteriori ritardi». Sulle tensioni innescate dalla riforma dello sport, interviene il Comitato olimpico internazionale, che esaminerà la questione il 27 gennaio. «Alle autorità governative italiane è stato chiesto di intervenire immediatamente – avverte un portavoce del Cio – nell’interesse del movimento olimpico italiano e degli atleti», perché la situazione «sta compromettendo gravemente i preparativi della squadra italiana per i prossimi Giochi Olimpici Tokyo 2020 e per i Giochi Invernali di Pechino 2022». Dopo la riforma, il Coni lamenta di non essere più in linea con la Carta olimpica per la perdita di autonomia e competenze. E l’Italia rischia di partecipare alle olimpiadi in Giappone senza inno e senza bandiera.

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