E’ stata presentata oggi, in Campidoglio, la 23^ edizione della Corsa di Miguel. Alla presentazione sono intervenuti l’Assessore al Turismo, Sport, Grandi Eventi e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato, il Delegato allo Sport della Regione Lazio Roberto Tavani, il Presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli, il vice Presidente vicario del CONI Silvia Salis e il Presidente Nazionale UISP Tiziano Pesce.


Dopo un anno e un rinvio per l’emergenza Covid, Roma ricorda ancora la storia del maratoneta poeta argentino Miguel Sanchez con La Corsa di Miguel. E lo fa all’insegna dello Stadio Olimpico, dove sarà posto il traguardo, e della Liberazione, visto che si gareggerà il 25 aprile. Ma anche della solidarietà e dell’Europa. Perché uno dei simboli della giornata saranno le joelette, le carrozzine tecnologiche sospinte da familiari e amici di persone non autosufficienti, e i tricicli attrezzati.

Mentre proprio a dieci grandi campioni dello sport europeo saranno dedicati i chilometri della gara con un’iniziativa presa con l’associazione EuropaNow! e patrocinata dalla Commissione Europea. Fra Lungotevere, Ponte Milvio, la pista ciclabile e il Parco del Foro Italico, i podisti troveranno le gigantografie di Gino Bartali, della prima maratoneta Stamáta Revíthi, dell’avanguardia dello sport femminile Alice Milliat. Ci saranno poi la mamma volante Fann Blankers Koen, il mezzofondista Otto Peltzer vittima dell’omofobia, il calciatore austriaco Mathias Sindelaar che si rifiutò di giocare per la Germania nazista, la ginnasta Vera Caslavska autrice di una protesta silenziosa sul podio olimpico dopo l’invasione russa di Praga, l’inventore delle Paralimpiadi Ludwig Guttmann, Onni Niskanen, l’allenatore del grande Bikila, e Victor Perez, pugile finito nell’inferno di Auschwitz. Dieci campioni che testimoniano quanto il progetto europeo si fondi sul ricordo di battaglie per la libertà, l’uguaglianza, i diritti civili e la solidarietà.

La corsa partirà alle 9 del 25 aprile da Lungotevere Maresciallo Diaz e dopo il tradizionale giro dei ponti, si concluderà all’interno dello Stadio Olimpico, sia per i partecipanti alla 10 chilometri (competitiva e non) sia per quelli della Strantirazzismo di 3 chilometri, che partirà dal Ponte della Musica con centinaia di studenti dei licei romani al via. La 10 chilometri è a numero chiuso: 4.200 competitivi e 1.200 non competitivi.


La Corsa di Miguel, con l’aiuto dell’Istituto per il Credito Sportivo, della Regione Lazio e di Roma Capitale, e il patrocinio di Cip, Coni, Fidal e Sport e Salute, padrona di casa all’Olimpico, è giunta all’edizione numero 23. È organizzata dal Club Atletico Centrale con il contributo dell’Unione Italiana Sport per Tutti. Ed è diventata negli anni un grande contenitore di iniziative particolarmente nelle scuole, dove anche in questa stagione, pur con le limitazioni imposte dal Covid, si sono tenuti incontri dal titolo “Effetto Tokyo”. Fra i compagni di viaggio dell’organizzazione ci sono l’Ail che propone una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per la lotta alla leucemia con l’Associazione Italiana Arbitri, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e l’Aisla, l’Associazione Italiana sclerosi laterale amiotrofica. È proprio con l’Aisla, la Corsa di Miguel ha deciso un’iniziativa per ricordare Mario Atzori, il podista malato di Sla scomparso nel giugno 2020 che gareggio’ proprio sulla joelette nell’ultima edizione con il numero 1. Numero 1 che non sarà assegnato alla sua memoria.


La Corsa di Miguel – sponsorizzata da Net, la compagnia assicurativa che gli sportivi conoscono per il marchio presente sulle divise di tutti gli arbitri italiani -, Chinottoneri, Cisalfa e Mizuno, si avvarrà dell’aiuto di tre prestigiose aziende alimentari: Biraghi, Praconi e Brioche Pasquier.

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