Italia Paese più “vecchio” d’Europa
Italia Paese più “vecchio” d’Europa

Con il decreto firmato ieri dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, finalmente sono stati approvati i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Dopo 15 anni di attesa, vengono quindi aggiornati gli standard minimi della salute che lo Stato deve garantire ai cittadini, con aggiornamenti che vanno dalla fecondazione eterologa alle terapie contro l’endometriosi, dai nuovi vaccini all’adroterapia.
“L’Italia si attesta al secondo posto per popolazione più anziana al mondo – ricorda Michele Conversano Presidente HappyAgeing – Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo (www.happyageing.it) – il 21,4% dei cittadini è over 65 e il 6,4% è over 80. Lo conferma l’ultimo Rapporto sull’Invecchiamento e la Salute dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. E questo, grazie anche all’alto livello del sistema sanitario, che adesso auspichiamo metta in atto politiche e attività di prevenzione a favore di una fascia di popolazione così importante ma spesso dimenticata, come previsto nei nuovi Lea”.
“L’atteso varo dei nuovi LEA – aggiunge il direttore di HappyAgeing Marco Magheri – impone ora un ripensamento complessivo delle politiche di prevenzione e di salute per i cittadini, soprattutto anziani, da parte delle Regioni, in modo da spostare il fulcro degli investimenti in salute pubblica dalle cure per acuti verso la prevenzione e la cura dei cronici. Una Regione che trascura l’attivazione di politiche efficaci per l’assistenza primaria è una amministrazione incapace di governare. Anche Regioni presuntamene virtuose potrebbero risultare inadempienti verso i cittadini. Come HappyAgeing abbiamo attivato una vigilanza attiva sul territorio”.

HappyAgeing – Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, presieduta da Michele Conversano, nasce nel 2014 per promuovere nel nostro Paese politiche e iniziative volte a tutelare la salute dell’anziano e a sviluppare le indicazioni della Commissione europea sul fronte dell’invecchiamento attivo. L’iniziativa nasce per rispondere alle indicazioni della Commissione europea che, con partnership per l’innovazione sul tema “invecchiare rimanendo attivi e in buona salute”, ha inteso stimolare il mondo scientifico, della società civile e delle istituzioni a rivolgere una maggiore attenzione sui temi del progressivo invecchiamento della popolazione europea e delle dinamiche socioeconomiche e culturali ad esso connesse. Del nucleo fondativo dell’Alleanza HappyAgeing fanno parte: SItI, SIGG, SIMFER, FNP CISL, SPI CGIL, UIL Pensionati, FAP ACLI e Federsanità ANCI. Dal 2015 HappyAgeing è stata cooptata dall’International Federation on Ageing, osservatore permanente presso le Nazioni Unite.

Articolo precedenteA proposito di Vincenza Sicari, riceviamo e pubblichiamo
Prossimo articoloAtletica, indoor (e non solo), il programma del weekend