L’arte torna al Circolo Canottieri Roma per un evento benefico che apre il ricco calendario di appuntamenti natalizi nella sede di Lungotevere Flaminio 39. “Il mistero della vicinanza” è il titolo della mostra di acquerelli di Paolo Giorgi che sarà inaugurata venerdì 10 dicembre, alle 18.30, nel salone del club giallorosso. L’esposizione rimarrà fino al prossimo 19 dicembre. Parte del ricavato sarà devoluto all’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù”. Nella serata di venerdì, in particolare, il noto pittore toscano dialogherà con il critico d’arte Duccio Trombadori.

Nato a Grosseto il 30 novembre del 1940, Giorgi si trasferisce a Roma nel 1970. Fin da un suo lontano ciclo di dipinti intorno al romanzo di Thomas Mann, “La montagna incantata”, ha destato l’interesse della critica per i densi riferimenti letterari e musicali con i quali la sua pittura si è costantemente confrontata. Su questi temi si è dipanata la sua carriera, dalle mostre romane presso il “Museo del Folklore” e il MACRO, il Comune di Pietrasanta o Palazzo Lanfranchi di Pisa, passando naturalmente per importanti gallerie di tendenza figurativa tra Milano, Brescia, Bologna, Parigi e Roma.

Invitato a tre edizioni della Quadriennale, 1986,1999 e 2005, nonché alla Biennale di Venezia del 2011 presso il Padiglione Italia alle “Corderie dell’Arsenale”. Nel 2017, l’Auditorium Parco della Musica, nella sua Sala delle Risonanze, ha ospitato un ciclo di suoi dipinti in dedica al melologo di Richard Strauss, da Lord Tennyson, Enoch Arden, così come è ordinata presso il Conservatorio di Santa Cecilia la sua mostra di 12 acquerelli, sul soggiorno presso Dobbiaco di Gustav Mahler. Mostra trasferita poi, presso il “Kulturzentrum” di Dobbiaco-Toblach nel 2019.

I grandi acquerelli che saranno esposti presso il Circolo Canottieri Roma sono il frutto di una serrata indagine sul secolo d’oro olandese e il suo intimismo; la scrupolosa attenzione di Giorgi sui dettagli qui osservati nelle nature morte apparecchiate nello studio, e guardate con l’occhio dell’interiorità, lo sono anche in riferimento ai grandi romantici del Nord Europa, da Vermeer, Friedrich, Dahl fino a Edward Munch. Su tutto, l’impegno costante di Giorgi, volto al “recupero della difficoltà”, ultimo se non unico baluardo a difesa della pittura di figurazione.

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