Sulle strade della maratona di Valencia, domenica 5 dicembre è il giorno atteso da Giovanna Epis. Quattro mesi dopo le Olimpiadi, torna in gara nei 42,195 chilometri e stavolta per tentare un nuovo progresso nella classica spagnola, famosa per il suo veloce percorso. La campionessa italiana, scesa a 2h28:03 nella passata stagione vincendo il titolo a Reggio Emilia, arriva all’appuntamento sull’onda dell’entusiasmo per un altro successo tricolore, quello nella mezza maratona del 7 novembre a Roma dove si è portata a 1h11:01. Sarà l’undicesima esperienza sulla distanza per l’atleta dei Carabinieri e finora la 33enne veneziana, che vive a Legnano nell’hinterland milanese, si è sempre migliorata tranne che nelle due maratone disputate in maglia azzurra, con il ritiro nel caldo opprimente ai Mondiali di Doha e il 32esimo posto di Sapporo in un poco significativo 2h35:09 ai Giochi di Tokyo.

“Finalmente ci siamo!”, esclama l’azzurra. “La scelta è caduta su Valencia perché voglio provare a crescere ancora, puntando al record personale. E vedere fino a dove mi posso spingere. La preparazione di una maratona è ogni volta un punto interrogativo, ma tutto è filato liscio. Dopo aver recuperato piuttosto bene dalle Olimpiadi, ho affrontato una prima parte di velocizzazione come era avvenuto anche l’anno scorso, con lavori in palestra e più intensità. Poi da metà ottobre mi sono calata nella preparazione vera e propria”.

L’azzurra ha già corso due gare a Valencia, nella mezza maratona, centrando il primato personale in entrambe le occasioni con 1h12:27 ai Mondiali del 2018 e 1h11:44 nell’ottobre del 2019. “Mi piace tantissimo, ho un bel ricordo. Il clima dovrebbe essere favorevole, con la temperatura intorno ai dieci gradi: odio il caldo, ma anche il troppo freddo non fa bene. Poi servono le gambe e deve quadrare tutto, ci vuole sempre tanto rispetto per una maratona”.

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