La Polimnia Ritmica Romana resta nel campionato di Serie A1 di ginnastica ritmica.  Al termine della regular season del massimo, le verdoline hanno compiuto l’impresa e grazie all’ottavo posto raggiunto sono riuscite a mantenere la serie A1 anche per il 2025. Un grande risultato per tutta la città di Roma, e in particolari per i territori del XIII e XIV Municipio dove il team ha le principali sedi di allenamento e preparazione.

“Un risultato che vale oro”, spiega il direttore sportivo della Polimnia Ritmica Romana, Michela Conti, “Non era affatto scontato e non è stato facile: in seguito al ritiro di De Silveri e Cipriani, e all’infortunio di Guerriero, abbiamo affrontato il Campionato potendo di fatto contare soltanto su tre ginnaste, che si sono fatte trovare pronte e hanno reso possibile ciò che inizialmente poteva sembrare solo un sogno: Emma, Sara e Beti si sono rese protagoniste di un percorso illuminato e virtuoso, affrontato unite, facendosi forza e rendendo ogni esercizio in pedana un capolavoro. Pochissimi gli errori che si sono concesse, e il confronto con le più blasonate accademie d’Italia ci ha dato ragione: nel 2025 saremo ancora nel gotha della ritmica italiana”. Un team di successo, che ha visto scendere in campo il capitano Elizabeta Havryliv, ginnasta di immenso valore e inserita nel Team Italia individualiste, che sarà protagonista anche quest’anno dei Campionati Italiani Assoluti, tra le migliori ginnaste senior d’Italia. Nella squadra anche Sara De Sanctis, ginnasta che si allena con la Polimnia Ritmica Romana già da alcuni anni, grazie alla collaborazione con la società Ginnastica Roma, e che in questa stagione sta raccogliendo i frutti di tutto il suo lavoro, avendo ottenuto il 6° posto nel Campionato Nazionale junior che si è tenuto alla fine del 2023, per poi affrontare il debutto in categoria senior proprio nel Campionato di serie A1, dove si è resa protagonista di tre eccellenti prestazioni. Infine, Emma Carleschi, ginnasta già sotto osservazione della FGI avendo fatto parte del gruppo scelto della nazionale allieve, che è stata l’unica classe 2011 a scendere in pedana nel Campionato di serie A1 e dunque la più giovane partecipante. “La talentuosa Emma”, ha proseguito Michela Conti, “ha dato il suo prezioso contributo alla squadra senza alcun timore, mettendo testa e cuore in ogni esercizio, e dimostrandosi un gigante di bravura e di determinazione su questa pedana che normalmente incute soggezione anche alle ginnaste più grandi ed esperte.” Un successo reso possibile anche dallo staff tecnico della società, composto da Liliana Iacomini, Laura Piacentini e Marzia Farlò. “E’ doveroso rimarcare”, ha ricordato Liliana Iacomini, “che tutte le nostre ginnaste affrontano i Campionati nazionali di più alto livello frequentando regolarmente la scuola al mattino e disponendo di spazi di allenamento pomeridiani, spesso condivisi con i normali corsi, a differenza di club di altre regioni che sono organizzati in Accademie, avendo a completa disposizione impianti adeguati e palazzetti dedicati”. Risultati che si inseriscono in un anno particolare per la società capitolina. “Quest’anno ricorre il 40° anniversario della Polimnia Ritmica Romana”, ricorda la presidente Licia Conti, “e le nostre ragazze non potevano farci un regalo più bello. Nel corso della stagione organizzeremo diversi eventi evocativi, come uno spettacolo in teatro, un torneo internazionale e un gran Galà al quale speriamo di poter dare come cornice il rinnovato Palazzetto dello Sport di Roma. Infine, ma non ultimo, mi piace ricordare il grande lavoro sulla base che svolge il nostro meraviglioso staff: i nostri corsi ed il settore Silver della Polimnia contano oltre 500 ginnaste di ogni età, che, dalle nostre diverse sedi operative sparse sul territorio romano, hanno seguito con grande passione le loro compagne durante il campionato e hanno regalato alle verdoline in gara il tifo più bello d’Italia. Speriamo che prima o poi anche le amministrazioni locali si accorgano dell’immenso impegno sportivo e sociale che la Polimnia mette in campo da 40 anni e ci dia la possibilità di allenarci in un unico impianto dedicato”.

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