Foto Trombetta
Foto Trombetta

Un Defensive Back classe 1995 nato e cresciuto nel settore giovanile dei Guelfi Firenze. Marco Fanni, in questa sua seconda stagione da titolare nel Campionato Italiano di Prima Divisione di football americano si sta confermando ad alti livelli, essendo già riuscito a portare a casa quattro cambi di possesso con i suoi tre intercetti a cui si è aggiunto la scorsa domenica il fumble recuperato contro i Lions Bergamo. Per capirne di più sul momento di forma della squadra, che si appresta a disputare il più importante sconto salvezza della stagione contro i Grizzlies Roma (al “Guelfi Sport Center” sabato 13 maggio, kick-off ore 18), abbiamo scambiato un paio di parole con il numero 23 dei gigliati, MVP della gara contro gli UTA Pesaro.

Tre intercetti e un fumble recuperato. Come sta andando la sua stagione?
“Non mi piace parlare solo di me stesso. Il campionato della squadra è iniziato in salita, abbiamo incontrato una serie di ottime squadre del nord ed un paio di formazione del centro-sud che lo scorso anno erano terminate davanti a noi in classifica. Con UTA siamo riusciti ad esprimere in maniera più convincente il nostro gioco, soprattutto in difesa; mentre con i Lions Bergamo siamo crollati dopo una prima metà di gara piuttosto buona. Adesso ritroveremo i Grizzlies Roma e cercheremo di portare a casa la vittoria, come è accaduto lo scorso anno”.

Quanto è cambiato il suo ruolo con i vari avvicendamenti che si sono verificati nel pacchetto dei defensive backs?
“Abbiamo avuto bisogno di qualche match per riassestarci al meglio. Sicuramente l’assenza di un giocatore come Arturo Morara, quest’anno in forza ai Rhinos Milano, mi ha fatto capire che c’era bisogno di fare un passo in avanti per poter sostituire il nostro ex compagno di squadra nello spot di cornerback numero uno. Questo mi ha portato a dovermi misurare con i migliori ricevitori delle altre formazioni, un confronto che mi sta stimolando molto”.

Su cosa dovete lavorare di più in questa pausa?
“Dobbiamo lavorare sull’essere una squadra migliore. Questo non vuol dire diventare ventidue buoni giocatori, serve qualcosa di diverso, un’alchimia di gruppo che comporti uno spirito di sacrificio ancora più spiccato”.

Come si può migliorare la vostra secondaria?
“Sicuramente con tanto allenamento. Ognuno di noi, visto che non siamo professionisti e quindi non possiamo dedicare il nostro tempo solo alla pratica di questo sport, dovrà sacrificarsi moltissimo durante questa decina di giorni che ci separano dal prossimo impegno al fine di alzare il livello della nostra difesa e potersi quindi presentare in grande spolvero alla partita che deciderà le nostre sorti”.

Quest’anno c’è anche suo fratello, Andrea Fanni, in squadra.  Che effetto ti fa condividere con lui questa parte della tua vita?
“Ho sempre fatto sport con mio fratello. Abbiamo iniziato da piccoli con il karate, per poi dedicarci al nuoto. Adesso siamo di nuovo fianco a fianco vestendo la maglia dei Guelfi Firenze ed il nostro rapporto si sta progressivamente rinforzando visto che niente unisce due persone come il football americano”.

Domanda per il coach che c’è in lei: è contento del vostro rendimento allo “Spring Bowl U16”?
“Sono soddisfatto della prestazione dei nostri ragazzi. Stiamo parlando di un gruppo estremamente giovane, (a roster un solo 2001, ndr), che avrà la chance di crescere molto con il passare del tempo per poi avere dei risultati importanti nel futuro”.

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